SERGNANO – Richiesto lo stanziamento per finanziare la bonifica dell’ex discarica in zona Binengo

Sergnano
Il municipio del paese (foto di repertorio)
La bonifica dell’ex discarica in zona Binengo, che tanto ha già fatto discutere anche in più sedi istituzionali, è approdata anche in Regione per iniziativa dei consiglieri regionali Marco degli Angeli del Movimento 5 Stelle e Matteo Piloni del Partito Democratico: hanno presentato un emendamento congiunto al Bilancio di Regione Lombardia per chiedere lo stanziamento di 400.000 euro per “finanziare la bonifica del sito ove è ubicata la discarica”.

UNA BONIFICA PER SALVAGUARDARE L’AMBIENTE E LA SALUTE

Degli Angeli spiega che “le vicissitudini legate all’accumulo di rifiuti in località Binengo, che negli anni hanno dato vita a una vera e propria discarica abusiva, necessitano di una soluzione definitiva sia per la salvaguardia dell’ambiente che della salute dei cittadini di Sergnano. Proprio per questo ho presentato un emendamento che chiede a Regione Lombardia un impegno economico di 400mila euro per bonificare il sito in cui è ubicata la discarica di rifiuti abbandonati. Mi auguro e auspico che la maggioranza accolga il nostro emendamento che risponde a una richiesta urgente che arriva dal territorio”.

UN PROGETTO CONDIVISO ANCHE DALL’OPPOSIZIONE

Sulla questione interviene il capogruppo della Lista Civica – La Casa di Vetro di Sergnano, Mauro Giroletti, all’opposizione in Consiglio comunale. “Grazie ai consiglieri regionali Degli Angeli e Piloni per questo emendamento al Bilancio di Regione Lombardia e per l’attenzione
a questo problema che grava sul nostro territorio. Il tema dell’ex discarica in zona ‘Binengo’ è complesso. Nel 2015, nel Consiglio comunale di Sergnano avevamo approvato all’unanimità una mozione per impegnare l’amministrazione comunale sulla vicenda”. Per Giroletti “ora bisognerebbe riattivarsi e coinvolgere tutti i soggetti interessati per avviare un percorso condiviso, anche graduale. Credo che si possa innanzitutto mettere in maggiore sicurezza il sito e poi procedere a una sua sistemazione definitiva dal punto di vista ambientale. Un’opera che ovviamente ha i suoi costi e che richiederebbe quindi uno sforzo collettivo, ma deciso, di amministrazioni ed enti locali a ogni livello”.