CICLABILI DEL TERRITORIO: Stamattina il “Patto di Monte Cremasco”

È stato definito il “patto di Monte Cremasco”, l’incontro di stamane presso il municipio muccese. A fare gli onori di casa il sindaco Giuseppe Lupo Stanghellini, che ha avuto l’idea di coinvolgere i colleghi sindaci e i politici regionali del territorio sul tema delle ciclabili, o meglio di “una ciclopendonale intercomunale del Cremasco”. 

“Come Comune siamo isolati dai paesi vicini, Palazzo e Vaiano – ha premesso il sindaco di Monte –. In passato sulla problematica contattai l’ex sindaco di Vaiano Domenico Calzi, ma le risorse erano quelle che erano. Dovera è nella nostra stessa condizione, Ripalta Arpina pure. Se non attraverso un programma/progetto generale del Cremasco non riusciremo mai a eliminare questi ‘buchi’. Ecco la mia proposta: colmiamo questi vuoti con una visione più generale. Avere percorsi che uniscono sempre più il territorio sarebbe un estremo vantaggio, anche per partecipare a bandi regionali ed europei. perché non interessare la società partecipata e Consorzio.IT per stimolare la partecipazione a bandi tutti insieme?”. Insomma, compatti i Comuni hanno più “peso”: “Unendo le forze su un progetto Comune consentirebbe di accedere a finanziamenti pubblici. Ecco la mia idea”, ha concluso Lupo Stanghellini.

“Il tema è sentito da tutti noi – è intervenuta la Bonaldi –. Come Comune abbiamo protocolli con Madignano, Campagnola, Bagnolo, ma reperire le risorse non è mai facile. Stiamo trasformando la società partecipata e daremo l’input per predisporre un progetto complessivo, per partecipare a bandi e quant’altro, anche a lotti. L’idea di una logica sovraccomunale è ottima, abbiamo fame di progetti, sia in ottica ambientale, che in quella della sicurezza e della fruibilità degli spazi. Il cicloturismo va valorizzato. Quando detteremo gli indirizzi alla ‘nuova’ società partecipata comprenderemo anche questo. 

Sono seguiti gli interventi degli altri relatori. L’assessore esterno Mario Ruini di Chieve ha chiesto di concentrarsi, oltre che sulla parte a nord della Paullese, anche nella zona attraversata dalla Crema-Lodi, “evitando campanilismi, ampliando piuttosto l’idea a un circuito del Cremasco, anche verso Abbadia Cerreto e Lodi, nel Parco Adda Sud”. “Grido vendetta sul tema – ha affermato il primo cittadino di Palazzo Pignano Rosolino Bertoni –. Abbiamo la Pieve, il sito archeologico, Cascine, beni importantissimi da promuovere. Ho almeno tre progetti di ciclabili pronti, il problema sono i fondi, le idee non mancano. Per noi collegarci con Pandino è fondamentale”. Marco Ginelli, sindaco di Ripalta Arpina ha confermato l’appoggio all’iniziativa, “cui serve appunto una cabina di regìa, per trovare i giusti compromessi tra le diverse mobilità”. L’ok è giunto anche da Paolo Molaschi, sindaco di Vaiano. 

I tre politici regionali hanno dato disponibilità a interessarsi del tema. “È importante che i Comuni si parlino, ci sono davvero le condizioni perché il territorio cremasco investa in un progetto di ciclopedonalità allargata. Serve una pianificazione generale, però, come è stato detto. Si tratta davvero di un’opportunità per il territorio, sfruttando anche le strade bianche. Serve una visione di sistema”, ha dichiarato Matteo Piloni. Il quale con i colleghi Marco degli Angeli e Federico Lena, ha evidenziato “l’esigenza di lavorare uniti: è il territorio che deve dettare le linee di sviluppo e stimolare bandi regionali”. In chiusura Stanghellini ha suggerito di darsi “obiettivi concreti” perché l’impegno non resti nelle parole.