Cominciano ad arrivare i primi contributi riguardanti la nostra proposta Salviamo la passeggiata su viale Santa Maria.
Nello scorso numero avevamo lanciato “l’allarme” che potrebbe scattare quando il nuovo sottopasso che sbucherà su via Stazione sarà completato (veicolare/pedonale) e l’accesso al viale che porta alla basilica chiuso. Per raggiungere il quartiere – in attesa del sottopasso pedonale “viale su viale”, ancora da progettare – bisognerà percorrere un tragitto più lungo, perdendo la possibilità, dal centro, di percorrere la bellissima camminata.
Avevamo proposto di riprendere in mano l’idea dell’ex assessore ai Lavori pubblici leghista, Francesco Parietti, ma solo riferendola a pedoni e ciclisti. Ci ha contattati, in tal senso, Luigi Tajè, nome noto in città per essere stato a capo della lista Crema più – Più Crema, ma anche presidente del Crema calcio e della pallavolo femminile Tajè Pellicce, nonché presidente della Libera Associazione Artigiani. Ha sfiorato la politica – come dice lui – ma intuendo alcune dinamiche s’è subito “raffreddato”, lasciando l’esperienza ad altri.
“Sono affezionato alla mia città – premette Tajè –. La vostra idea di riproporre quel progetto, seppur solo come pista pedociclabile, è ottima. Non sono un tecnico, ma a mio giudizio si può fare”. Mentre ci mostra il cosiddetto “sottopasso Parietti”, spiega che “15 anni fa, proprio tramite l’amico Parietti, tentammo di proporre questo progetto, ma venne bloccato ancor prima di essere preso in seria considerazione. Lasciamo perdere. Era fattibile anche per i pullman, figuriamoci oggi per pedoni e ciclisti. All’epoca si prevedeva una strada larga 6/7 metri”, afferma mostrandoci la tavola progettuale originale.
“Si potrebbe, come avete detto, scendere alla ‘Buca’, passare sotto l’arcata ferroviaria e risalire tra il muro dell’ex Van Den Bergh (oggi Csm Italia) e i binari. Certo costruendo un muro tra le rotaie e il passaggio pedonale e una spalla verso il fiume sotto l’arcata”. Tajè è convinto che la nostra sia “una bella idea. Costruire un collegamento a solo scopo ciclopedonale permetterebbe di avere una passeggiata lungo il fiume. Anche quando poi sarà realizzato, si spera, il sottopasso ciclopedonale ‘viale su viale’, l’opera resterebbe come passeggiata per famiglie, utile per raggiungere il quartiere e la basilica”. Attendiamo altri spunti e opinioni per le prossime settimane.