Inaugurata ieri pomeriggio alle 15.30 la mostra CREMA IN GUERRA organizzata dal Centro di ricerca Alfredo Galmozzi, presso la sala Agello del Museo civico di Crema.
Il presidente Romano Dasti ha presentato le caratteristiche della mostra che illustra la guerra vissuta nel nostro territorio cremasco e nella vita quotidiana della gente. Tutta la realtà sociale era orientata a sostenere il conflitto, dalle fabbriche, alle scuole al teatro, al cinema. Il sindaco Stefania Bonaldi che s’è complimentato per il taglio non retorico e non tradizionale della mostra. La mostra completa il volume appena pubblicato e presentato dallo stesso Centro Galmozzi sul primo conflitto mondiale.
Di fatto, con una serie di pannelli illustrativi, la mostra presenta le “ricadute” della guerra nel territorio e la riorganizzazione sociale in funzione del conflitto e della propaganda dello stesso.
Vi troviamo gli ospedali militari a Crema, le crocerossine, i luoghi della guerra, le lettere che i soldati scrivevano a casa, le tristi notizie della morte dei militari, la propaganda nelle scuole, la ricerca di aule visto che le esigenze militari riducevano gli spazi per la scuola, il coinvolgimento degli studenti nelle fabbriche di munizioni o nella realizzazione di scaldaranci per i militari, la propaganda attraverso diversi metodi, la ricerca di fondi (con un’immagine dei volti tristi di una bambina e di un bimbo che dicono: Nostro padre ha dato la vita, voi non negherete in denaro), il tragico bilancio della guerra, lo sport, il cinema e il teatro a servizio della propaganda bellica. Infine la voce fuori del coro di Anna Adelmi e articoli di giornale, circolari scolastiche, cartoline e lettere dell’archivio del Comune di Crema.
Una mostra “didattica”, possiamo dire, che arricchisce la conoscenza sul quel drammatico periodo che si è concluso oggi, 4 novembre, con l’armistizio e la fine delle ostilità.