Ospedale Maggiore – Grazie a un benefattore, nuovo super ecografo per la Cardiologia

Da sinistra: il direttore amministrativo Avaldi, il direttore sociosanitario Mencatelli, il direttore generale Ablondi e il cardiologo Landolina

Grazie a un generoso benefattore, che ha chiesto di rimanere anonimo, alla Cardiologia dell’Ospedale Maggiore di Crema è stato donato un ecografo di ultima generazione in grado di effettuare esami ecocardiografici transtoracici e transesofagei in modalità 3 e 4-D, dotato anche di una sonda vascolare per eseguire esami ecocolor-doppler vascolari. L’avveniristico strumento, del valore di circa 100.000 euro, è stato collocato nella Sala di Elettrofisiologia ed Emodinamica e consente alla Cardiologia cremasca – punto di riferimento anche per pazienti che giungono da altre regioni – di essere al top in Italia.

La donazione è stata ufficializzata nella tarda mattinata di mercoledì 3 ottobre, alla presenza del direttore generale dell’Asst ‘Ospedale Maggiore’ dottor Luigi Ablondi e del direttore dell’Unità operativa di Cardiologia dottor Maurizio Landolina. Quest’ultimo, ringraziando il benefattore, ha spiegato: “L’apparecchio viene utilizzato in Sala di Elettrofisiologia ed Emodinamica per eseguire procedure di chiusura percutanea dell’auricola sinistra in pazienti che hanno controindicazioni assolute alla terapia anticoagulante orale. Tale metodica consiste nel chiudere con un dispositivo espansibile l’auricola dell’atrio sinistro in cui si formano la maggior parte dei trombi (coaguli) che possono embolizzare a livello cerebrale causando un ictus con conseguenze spesso gravi. Inoltre, l’ecografo si utilizza sia per ricostruire l’immagine tridimensionale computerizzata delle camere cardiache per effettuare le ablazioni, sia eseguire un ecocardiogramma all’interno del cuore, facilitando l’identificazione delle zone di origine delle aritmie”.

Il dottor Landolina ha segnalato che in Cardiologia a Crema si eseguono ormai circa 1.500 interventi annui in Emodinamica e più di 700 in Elettrofisiologia.

Dal direttore Ablondi i ringraziamenti al generoso donatore e la conferma: “Cardiologia è al top per dotazione tecnologica”.