LA COMUNITÀ DI SAN CARLO HA ACCOLTO IL NUOVO PARROCO DON FRANCESCO

Dopo l’ingresso ufficiale per le mani del vescovo Daniele come parroco dell’unione pastorale Sacro Cuore, San Carlo e S. Maria dei Mosi, avvenuta ieri sera presso la parrocchia di San Carlo, questa mattina don Francesco Ruini è stato accolto nella chiesa parrocchiale e dalla comunità di San Carlo.

Un concerto di campane ha suonato a festa per il suo arrivo. Un gruppo di bambini teneva uno striscione con “Benvenuto don Francesco!”. Molti i fedeli presenti all’appuntamento con il nuovo parroco.

Prima della celebrazione della Messa, il coadiutore don Nicolas ha dato il benvenuto a don Ruini “in una comunità che sa amare i suoi sacerdoti!”. Don Francesco ha ringraziato: “Vengo con tanta gioia e m’impegno a dedicarmi totalmente alla comunità”. Ha quindi invitato  a pregare per padre Maccalli, rapito in Niger, e per tutti coloro che,  in quanto cristiani, subiscono persecuzione.

Parole semplici, seguite dalla celebrazione della Messa: a fianco di don Francesco anche due precedenti parroci: don Ennio Raimondi (il primo della storia della parroccha) e don Luciano Cappelli. 

Nell’omelia, il nuovo parroco ha parlato prima ai bambini: “Praticare la parola del Signore fa gioire il cuore.” E ha presentato loro l’esempio di san Domenico Savio. 

Agli adulti ha ricordato i due personaggi del libro dei Numeri (proclamato precedentemente nella prima lettura) Eldad e Medad ritenuti profeti abusivi da parte di Giosuè perché non facevano parte del gruppo prescelto. E Mosè: “Sei tu geloso perché lo spirito è dato a due che non sono dei nostri?…. Fossero tutti profeti!”

“Noi – ha spiegato don Francesco – abbiamo ricevuto lo Spirito nel Battesimo e dobbiamo essere tutti profeti. Cosa vuol dire essere profeti qui e oggi? Diventiamo missionari nella nostra comunità, facciamola diventare una comunità missionaria.” E ricordando la parrocchia dell’Uruguay, dove ha svolto il suo ministero per qualche mese e le “missioni popolari”, organizzate da don Federico in quella diocesi latino americana dove la chiesa è frequentata da un’esigua minoranza, ha esortato: “Dobbiamo farci missionari nel nostro stesso ambiente. La nostra unità pastorale ha bisogno della nostra profezia.”

Al termine della Messa don Francesco ha ringraziato don Ennio e don Luciano precedenti parroci che hanno fatto la storia della comunità di San Carlo e don Nicolas che l’ha accompagnato a incontrare per la prima volta la comunità. E ha concluso: “L’unità pastorale è un’opportunità per camminare insieme!”

Questa sera don Francesco incontrerà, nella chiesa del Sacro Cuore, i giovani dell’Unità pastorale. Domani alle 20.30 è in programma l’ingresso nella comunità del Mosi, con un programma che inizierà  alle 20.30.