Salvirola – Contributi dal Comune per smaltire amianto

Il sindaco di Salvirola Nicola Marani, e sullo sfondo il palazzo municipale

Tutela della salute pubblica e salvaguardia dell’ambiente. Sono questi i principi che stanno alla base della scelta della Giunta comunale guidata dal sindaco Nicola Marani, poi ratificata dal Consiglio con l’approvazione del regolamento, di contribuire alla copertura delle spese che i privati dovranno sostenere per l’eliminazione dell’amianto dalle coperture degli stabili di proprietà.
“L’obiettivo – spiega il primo cittadino – è quello di promuovere il risanamento e la salvaguardia dell’ambiente e garantire la tutela della salute pubblica incentivando la rimozione e lo smaltimento di materiali e semilavorati contenenti amianto dagli immobili e manufatti ad uso civile o destinati ad attività produttive presenti sul territorio comunale, prevenendo al contempo la creazione di discariche abusive. Per farlo si è pensato di creare un apposito fondo aperto con uno stanziamento a Bilancio di entità pari a 10.000 euro. Somma che potrà essere incrementata in base alle richieste di rimborso che l’amministrazione garantirà al 100% per quel che concerne i puri costi di smaltimento eseguiti da ditte autorizzate e sotto la valutazione del tecnico comunale”.
Il Consiglio comunale, nella sua ultima seduta prevacanziera (era il 14 luglio), ha approvato all’unanimità il regolamento per l’erogazione di somme finalizzate a rimozione e smaltimento di materiale contenente amianto sul territorio comunale di Salvirola. “Ritenendo questa un’attività della quale beneficia l’intera collettività, con l’approvazione di questo regolamento – conclude Marani – l’amministrazione comunale definisce i criteri e le modalità di concessione di contributi economici a fondo perduto, finanziati attraverso l’apposito fondo costituito all’interno del Bilancio Comunale, a beneficio di chi ha provveduto a rimuovere e smaltire il materiale pericoloso. Chiunque volesse maggiori informazioni può consultare il regolamento sul sito comunale o chiedere informazioni ai pubblici uffici”.
Tib