CREMA – Il coro C. Monteverdi, eccellente nel breve tour con La Verdi

Soffermarsi solo sul concerto di domenica sera quando il coro C. Monteverdi e l’orchestra La Verdi di Milano presso l’Auditorium Bruno Manenti, chiesa di San Bernardino hanno dato ottima prova di sé in un concerto dedicato al musicista e compositore Marco Robotti, sarebbe riduttivo. Il breve tour, perché di questo si può parlare, ha infatti toccato sabato 30 giugno la chiesa di San Francesco di Lodi mentre lunedì sera il coro cremasco ha raggiunto la vicina Milano per esibirsi, sempre affiancando La Verdi, presso lo splendido santuario di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso, replicando un programma che ha rimarcato l’eccellente livello del coro Monteverdi e l’indiscusso valore de La Verdi.

Il concerto si è aperto con di G.P. Palestrina Sicut Cervus e Sitivit anima mea per proseguire con di F. Cavalli Alma, Redemptoris Mater; quindi di Claudio Monteverdi Adoramus te , Christe e Cantate Domino. La Canzon francese detta la ‘Carissima’ di A. Banchieri ha preceduto il brano di Robotti Languentibus in Purgatorio, che ha chiuso la prima parte del concerto.

L’immenso Adagietto (dalla quinta sinfonia di Mahaler) – autore che Robotti, natali piemontesi, amava, insieme a Fauré e alla tradizione musicale francese – ha aperto la seconda parte facendo emergere la straordinaria bravura dei musicisti de La Verdi; il coro Monteverdi è tornato a esibirsi per le Orationes che hanno evidenziato la capacità di abbinare la scrittura novecentesca di Robotti a parole così antiche.

Il concerto è stato concluso da In Paradisum e La Cantique de Jean Racine di G. Fauret.

Tutte le tre serate sono state apprezzatissime dal pubblico numeroso, attento: domenica sera la chiesa di San Bernardino ha registrato il “tutto esaurito” con diversi spettatori in piedi.