La parrocchia di Bolzone, come da consolidata tradizione, si appresta a celebrare la memoria di Sant’Antonio di Padova. L’appuntamento – atteso ogni anno da parecchi fedeli, che arrivano pure dai paesi della zona – è per mercoledì 13 giugno, giorno in cui la Chiesa ricorda la figura del Santo, molto caro alla devozione popolare: alle ore 20.30, presso la chiesina che sorge a ridosso della roggia, don Pierluigi Mombelli celebrerà la Messa, cui seguirà la processione con la statua lungo le vie del paese addobbate a festa. Dopo la funzione religiosa la serata proseguirà con la distribuzione del Pane del Santo, l’intrattenimento musicale, il sorteggio della ricca sottoscrizione a premi e la degustazione di torte casalinghe. Giovedì 14 giugno, sempre alle ore 20.30, sarà poi celebrata la santa Messa a suffragio di tutti i defunti.
In vista dell’evento, i sacerdoti dell’Unità pastorale ripaltese che comprende anche Bolzone – il parroco don Franco Crotti, don Primo Pavesi, don Pierluigi Mombelli e don Matteo Ferri – invitano tutti a porsi “in ascolto di Sant’Antonio di Padova”. Le parole del Santo possono aiutare a vivere le tre grandi virtù del cristiano: la fede, la speranza, la carità.
Spiegano i quattro sacerdoti in riferimento alle tre virtù: “Se vissute, come ci insegna Sant’Antonio, ci portano a testimoniare la fede con gioia e ad affrontare i cambiamenti senza paura, in quanto a salvarci non sono le nostre idee, ma l’adesione alla volontà di Dio testimoniando, come ha fatto Antonio, che Cristo non toglie, ma arricchisce la nostra vita”.
Il grande pericolo del cristiano, rilevano ancora i sacerdoti richiamando le parole del Santo, “è predicare e non praticare, credere ma non vivere in accordo con ciò che si crede. Due cose, l’amore di Dio e del prossimo, rendono l’uomo perfetto. Accumula tesori in cielo chi dà a Cristo. E dà a Cristo chi dà ai poveri. La carità è l’anima della fede, essa la rende viva. Senza amore, la fede muore. Qui, in terra, l’occhio dell’anima è l’amore, il solo valido a superare ogni velo. Dove l’intelletto s’arresta, procede l’amore che con il calore porta all’unione con Dio”.
Ancora, Sant’Antonio di Padova ricorda che “chi predica la verità professa Cristo. Chi invece nella predicazione tace la verità, rinnega Cristo. Cessino, ve ne prego, le parole e parlino le opere. Purtroppo siamo ricchi di parole e vuoti di opere”.
Di fronte a questi chiari inviti di Sant’Antonio, don Franco e gli altri sacerdoti non aggiungono altro, solo si augurano “che la memoria del Santo non si esaurisca nella festa, o nel chiedere i miracoli, ma diventi impegno per vivere il miracolo della santità umile, nella fede e nella carità”.
Con questo spirito, dunque, tutti siamo invitati a Bolzone mercoledì prossimo per vivere nella gioia e nella fiducia la celebrazione in onore del grande Santo.