Un’eccellenza di Crema risuona in un luogo storico importante della città di Milano: un organo sinfonico a 1.800 canne, realizzato dalla Ditta Inzoli cav. Pacifico-Bonizzi che ha sede a Ombriano.
Si tratta di uno strumento molto particolare, installato nella chiesa di San Carlo al Lazzaretto di largo Bellintani, in zona Porta Venezia, sottoposta a restauro per riportarla all’antico splendore.
UNO STRUMENTO SINFONICO INNOVATIVO E POLIEDRICO
“L’idea di dotare questo luogo di culto tra i più amati dai milanesi di un organo che lo potesse ulteriormente valorizzare in ambito musicale – spiega il progettista Martino Lurani Cernuschi – è venuta dalla sensibilità della signora Andreina Rocca Bassetti.”
“Da questa premessa – prosegue – ha preso forma quello che oggi può essere considerato il più innovativo e poliedrico organo del panorama lombardo. Uno strumento di base romantico-sinfonica con elementi adatti alla musica barocca e altri alla tradizione dell’organo da teatro.”
Amalgamando la tecnologia antica a una sofisticata tecnica moderna questo nuovo strumento – “che per la parte elettronica e la gestione dei software è in assoluto il più complicato mai ideato e costruito in Italia”, ha ribadito – riesce ad abbracciare un repertorio che va da Bach alla musica da intrattenimento del Novecento.
INAUGURATO DA CARPENTER, IL PIU’ GRANDE ORGANISTA VIVENTE
E a inaugurarlo, di recente, è stato infatti chiamato il musicista americano trentasettenne Cameron Carpenter, da molti critici ritenuto il più grande organista vivente. Il quale ha estasiato il folto pubblico convenuto proponendo – nel concerto che ha avuto anche una finalità benefica: sostenere la ricerca scientifica della fondazione Humanitas – un repertorio bachiano con “incursioni novecentesche”.
ORGOGLIO CREMASCO
Soddisfatti e orgogliosi i titolari della Ditta Inzoli Cav. Pacifico – i fratelli Claudio, Ennio, Maria Teresa e Cristina Bonizzi – che hanno continuato l’attività rilevata nel 1970 dal padre Luigi, che aveva lavorato per 24 anni nella fabbrica che era stata fondata nel 1867 da Pacifico Inzoli. Accrescendo ulteriormente capacità e competenze sia nel campo del restauro di organi antichi, nel pieno rispetto della tradizione organaria italiana, mettendo anche a punto nuove metodologie operative, sia nella progettazione e costruzione di organi nuovi a trasmissione meccanica.
Professionalità e specializzazione conosciute e apprezzate anche fuori dai confini nazionali, che han consentito loro di essere scelti per la realizzazione di questo nuovo strumento eclettico, “a trasmissione quasi interamente elettronica con somieri a magnete diretto, tutto chiuso in una cassa espressiva per gestire ottimamente l’importante mole sonora”.
LE CARATTERISTICHE DELL’ORGANO
Tra le particolarità l’inserimento di alcuni registri come il “corno bassetto”, che riproduce in maniera straordinariamente fedele un clarinetto vero e proprio; la “Vox Humana”, ricostruito copiandolo da un importantissimo organo tedesco del 1750; la “Viola da gamba”, copiata da un organo francese della famosa ditta Debierre; e il “Glockenspiel”, un registro a percussione proveniente da uno strumento americano da teatro.
Per questo organo, spiegano i Bonizzi, “è stato inventato un sistema molto utile e originale, mai usato prima: tutti i registri sono divisi tra primo e secondo manuale, oltre al pedale, e sopra ciascun pomello c’è un pulsante luminoso, premendo il quale si attribuisce al terzo manuale quel registro in maniera indipendente. Soluzione che permette al terzo manuale di poter avere tutti i registri dell’organo, aumentando esponenzialmente il potenziale dello strumento”.