Crema – La Domenica delle Palme tornano a suonare le campane di San Bernardino

La cerimonia di benedizione delle campane il 4 maggio 2008

A dieci anni dal ripristino dell’intero concerto, tornano a suonare le campane della chiesa cittadina di San Bernardino. Rintoccheranno domenica 25 marzo dalle ore 10 alle 10.45 per mano della Federazione Campanari Ambrosiani, annunciando la celebrazione delle Palme che inizierà come tradizione nella chiesa sussidiaria della Cattedrale. Non solo. Durante i concerti – sia a corda, dalla base del campanile, che a tastiera, in cella campanaria – il Museo Civico di Crema e del Cremasco registrerà un video che arricchirà la neocostituita sezione di arte campanaria del Museo.

L’iniziativa è nata proprio all’inaugurazione di questo nuovo percorso museale, da un’idea del segretario della Federazione Campanari Ambrosiani Paolo Branchi. Così, la concretizzazione dell’idea non solo di “musealizzare”, ma anche di valorizzare l’antica arte di cui il territorio cremasco è da secoli fucina e custode, ha visto subito come protagonista la chiesa di San Bernardino.

Lì, nel 2008, l’allora commissione di gestione aveva chiesto alla Fonderia Allanconi di Bolzone la rifusione delle tre campane asportate durante il secondo conflitto mondiale, da aggiungersi alle due ancora esistenti datate 1804. Non solo. Per esplicita richiesta della committenza, il telaio ligneo e i due ceppi esistenti sono stati restaurati, e non sostituiti – come avviene dagli anni Sessanta – con analoghi in ghisa e acciaio. Allo stesso modo, i tre ceppi delle nuove campane sono stati realizzati sempre in legno. Sempre con scrupolosi criteri filologici, il suono del concerto è rimasto interamente manuale, senza alcuna automazione. Le cinque corde scendono alla base della torre, pochi passi dopo l’ingresso di servizio su via Frecavalli, mentre in cella campanaria è stata ripristinata la tastiera delle “allegrezze” (per ottenere il suono a festa, molto simile a un carillon).

A eseguire i lavori strutturali è stata chiamata la ditta Sabbadini di Fontanella (Bergamo), che tuttora cura la manutenzione delle campane del Duomo e che lo scorso mese ha collaborato all’allestimento della sezione museale dedicata. Per tutte queste ragioni, il concerto di San Bernardino – seppure poco utilizzato – è diventato un punto di riferimento per la comunità campanaria lombarda, essendo un “pezzo unico” per la città e uno dei pochissimi così restaurati sul territorio regionale.

L’iniziativa di domenica ha visto subito il sostegno del vescovo e del parroco-presidente del Capitolo, rispettivamente monsignor Daniele Gianotti e don Emilio Lingiardi, e permetterà così alla città di gustare un’altra piccola pagina della sua grande storia.