CREMA – Sindaci: “diffida” a Rfi e Trenord a relazionare su sicurezza della linea Cremona-Treviglio

Sindaci e Comitato pendolari nell'incontro di sabato nell'ufficio del sindaco di Crema

I sindaci dei Comuni lungo la linea ferroviaria Cremona-Treviglio si son ritrovati, sabato mattina, nell’ufficio della loro collega di Crema, Stefania Bonaldi, insieme ai referenti del Comitato pendolari cremaschi per condividere una dura presa di posizione – a seguito del tragico incidente del 25 gennaio scorso a Pioltello che ha provocato 3 morti e 46 feriti – che si chiude con la “diffida” alle società Rfi e Trenord a relazionare in merito alle condizioni di sicurezza e manutenzione della linea ferroviaria Cremona-Treviglio.
Il testo è stato inviato all’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, alle Prefetture di Bergamo e Cremona, a i responsabili del settore Trasporti di Regione Lombardia, di Trenord e di RFI e al ministero Infrastrutture e Trasporti. In calce le firme dei sindaci di Crema, Cremona, Caravaggio, Soresina, Castelleone, Olmeneta, Casaletto Vaprio, Capralba, Madignano, Casalbuttano, Casaletto Ceredano – come presidente dell’Area Omogenea Cremasca – e Comitato Pendolari Cremaschi.
Rammentando in premessa le richieste più volte ribadite dai sindaci in merito alla qualità e sicurezza del servizio ferroviario della tratta Cremona-Treviglio – ultima in ordine di tempo con lettera del sindaco di Crema prot. 35655 del 3 agosto 2017 – tutte rimaste inevase, nonché le molteplici segnalazioni del Comitato Pendolari Cremaschi, anche in sede regionale – l’ultima nell’incontro del 22 novembre scorso presso gli uffici di Regione Lombardia Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità – i firmatari chiedono “con la massima urgenza”, rassicurazioni sia “in merito alla perfetta sicurezza e adeguata manutenzione della linea ferroviaria Cremona-Treviglio e se non sia necessario un piano di manutenzione straordinaria per assicurarne la piena efficienza e sicurezza”, sia alla “perfetta manutenzione dei convogli Trenord, in particolare di quelli più vetusti come i treni cosiddetta media distanza, piano ribassato, doppio piano e littorine diesel”; e di conoscere “quali piani di manutenzione e prevenzione per l’infrastruttura e per i convogli circolanti siano stati adottati rispettivamente dalle società RFI e Trenord per la medesima tratta.
E diffidano quindi le società RFI e Trenord a voler appunto “relazionare in merito alle suddette richieste nel più breve tempo possibile e comunque entro 30 giorni”; decorsi i quali i sindaci avvertono che si rivolgeranno ai Prefetti di Bergamo e Cremona, perché “nel rispetto delle loro competenze, adottino le misure ritenute più idonee a garantire la sicurezza e l’incolumità degli utenti ferroviari della linea Cremona-Treviglio”