Veglia in stile giovanile questa sera alle 21 in cattedrale. È la settimana degli oratori, ma è anche il periodo di preparazione al prossimo Sinodo dei Giovani.
Ed ecco che la pastorale giovanile, guidata da don Stefano Pavesi e da don Angelo Pedrini, offre ai giovani un momento di preghiera secondo il loro stile: canti (eseguiti da ArteGiovani, un gruppo venuto da Trento), preghiere, letture, e soprattutto la drammatizzazione della chiamata, con un Gesù “giovane” che scende a chiamare i discepoli e poi dell’Ultima Cena con la lavanda dei piedi. Il tutto sottolineato dal ballo di un gruppo di ragazze della compagnia teatrale Caino e Abele.
Ne viene un momento gioioso e nello stesso tempo intenso e contemplativo, presieduto dal vescovo Daniele.
La veglia ha tre momenti: Meet, Share, Love.
MEET
L’incontro con Gesù che ti cambia: “Fissiamo lo sguardo su di lui e lasciamoci accompagnare”. Con la preghiera per il Sinodo e “La lettera a un giovane che potrebbe far meglio!”
LOVE
L’amore generativo. “L’amore di Dio per l’uomo è talmente grande che vuole scavalcare i secoli ed essere contemporaneo a noi come lo era ai tempi di Gesù”.
Durante il canto i rappresentanti di 27 oratori portano all’altare altrettanti pannelli preparati nei mesi scorsi sui quali sono raccontate tutte le iniziative, i progetti sognati e realizzati nelle singole comunità giovanili.
SHARE
La testimonianza che ci appassiona. Ed ecco la lettura del Vangelo di Giovanni: “Signore, dove abiti?” “Venite e vedrete!”.
E il vescovo Daniele che pone domande forti: “Cosa ha spinto i discepoli a seguire Gesù? Forse la curiosità. Noi cerchiamo oggi chi ci faccia vivere con felicità? Non è che si sta spegnendo il desiderio di cercare Dio? Cerchiamolo davvero!
Mi piacerebbe che i nostri oratori fossero luoghi dove si impara a cercare; luoghi dove è possibile l’incontro, dove ci si incuriosisce di Gesù: dove si possa far passare la voce, uno all’altro. Luoghi dove scopriamo di essere accolti e voluti bene, dove scopriamo di essere attesi. Dove il Signore possa trovare spazio nella nostra vita.”
Il momento è veramente intenso.
Poi il Padre Nostro e la benedizione finale.
IL REGALO
Al termine viene consegnato ai giovani un piccolo regalo: una barretta di Lego, sulla quale cominciare a costruire!
Fuori, davanti alla cattedrale c’è l’igloo, il luogo dove visualizzare otto diverse proposte, lasciare un commento, un suggerimento o una critica. Un modo per lasciarsi coinvolgere.