ULTRA TRAIL – Rosolo Orini chiude in 13 ore e 50 minuti la 75 km di Boa Vista e dedica a #TR4

Il runner cremasco Rosolo Orini chiude in 13 ore e 50 minuti il percorso dei 75 km all’edizione 2017 della “Boa Vista Ultra Trail” si corre ogni anno nel mese di dicembre sull’omonima isola dell’arcipelago di Capo Verde. La dedica di questa bella impresa a #TR4, Tommaso Rossi, il giovane pianenghese scomparso recentemente in un incidente stradale.

Per Orini, si trattava della quinta esperienza consecutiva in questa maratona che prevede tre percorsi di 42, 75 e 150 km. Per tre volte, nelle passate edizioni, il 62 enne cremasco in forza alla società Bike & Run era riuscito nella straordinaria impresa di completare la 150 km (il suo record nel 2014 con 25 ore e 20 minuti, il miglior piazzamento, invece, il sesto posto dell’anno scorso). Quest’anno, a causa di alcuni problemi di digestione è stato costretto a fermarsi al traguardo dei 75, classificandosi al 9° posto della categoria maschile.

“L’ultra di Boa Vista non è mai uguale – ci fa sapere il runner cremasco che, ancora a Capo Verde, si sta godendo qualche giorno di vacanza con la famiglia – Non sai mai quello che ti può capitare. Già al 40 km ho iniziato ad accusare problemi di digestione. Gli organizzatori mi hanno consigliato di ritirarmi, ma io sapevo che dovevo arrivare almeno al traguardo dei 75 perché avevo una dedica speciale da fare. Questo pensiero mi ha dato la forza di andare avanti e chiudere la mia avventura”.

I runner impegnati alla Boa Vista Ultra Trail si sfidano su un tracciato davvero particolare che prevede diversi tipi di terreno: dalla sabbia del deserto interno, a quella delle lunghissime spiagge del litorale; dalle scogliere allo  sterrato al pavè delle vecchie strade costruite dopo la colonizzazione dei portoghesi. Fondamentale è anche il sapersi orientare, soprattutto la notte, in spazi selvaggi e isolati, dove i radi incontri sono quelli casuali con pescatori e pastori o con gli animali selvatici. E’ una sfida con gli altri, con l’isola, con la natura, con l’afa e il vento e soprattutto con se stessi. Una sfida al limite che in pochi temerari riescono a portare a termine.