Il seminarista Piergiorgio Fiori diventa accolito. Domani sera alle 21 la celebrazione con il vescovo Gianotti alla SS. Trinità

Chiesa
Foto di repertorio
  1. Il seminarista Piergiorgio Fiori, giovane del nostro seminario giunto al quinto anno della Teologia verrà istituito accolito dal vescovodi Crema Daniele Gianotti domani sera, giovedì 30 novembre, alle ore 21 nella chiesa parrocchiale della SS. Trinità.

Forse il termine accolito non ci è molto familiare, appartiene a un linguaggio ecclesiastico poco comune nella nostra quotidianità.
Questa parola deriva dal greco e la forma verbale corrispondente significa: andare dietro, seguire, accompagnare. Nel linguaggio del Nuovo Testamento essa riveste il senso vasto e profondo di sequela di Gesù. Nell’azione liturgica l’accolito è colui che accompagna nel servizio all’altare il celebrante e in casi particolari egli può preparare la mensa e i vasi sacri e distribuire come ministro straordinario l’Eucaristia ai fedeli.
L’Accolitato, come già è stato detto, viene conferito dal Vescovo e il rito, semplice ma significativo, consiste nella consegna della patena con il pane da consacrare, mentre il successore dell’Apostolo pronuncia le parole: “Ricevi il vassoio con il pane per la celebrazione dell’Eucaristia, e la tua vita sia degna del servizio alla mensa del Signore e della Chiesa”.
Per Piergiorgio, in cammino verso il sacerdozio, essere istituito accolito significa anche un “avvicinarsi” alla mensa dell’Eucaristia nella prospettiva prossima del divenire presbitero, dove attraverso il Sacramento dell’Ordine sarà chiamato a celebrare per e con la comunità il Sacramento del Mistero Pasquale di Cristo.
Questo dono di Grazia lo sollecita inoltre a far si che l’Eucaristia, fonte e culmine di tutta la vita cristiana, venga da lui vissuta e testimoniata nell’incontro quotidiano con i fratelli, soprattutto dei più piccoli e bisognosi. Scrive infatti papa Francesco nel messaggio dato in occasione della Giornata dei poveri appena celebrata: “Se vogliamo incontrare realmente Cristo, è necessario che ne tocchiamo il corpo in quello piagato dei poveri, come riscontro della comunione sacramentale ricevuta nell’Eucaristia. Il Corpo di Cristo, spezzato nella Sacra liturgia, si lascia ritrovare dalla carità condivisa nei volti e nelle persone dei fratelli e delle sorelle più deboli”.
Seguire Cristo, Buon Pastore, assume quindi il carattere forte del servizio, un servizio che dall’altare è vissuto e portato agli altri, in quella carità pastorale che fa del prete e di colui che si prepara a esserlo a divenire “totale dono di sé alla Chiesa, a immagine e in condivisione con il dono di Cristo” (Pastore dabo Vobis n. 23).

Ricordiamo nella preghiera Piergiorgio e insieme a lui anche gli altri due seminaristi della nostra Chiesa di Crema, Alessandro e Cristofer, affinché la gioia di mettersi in gioco verso il sacerdozio venga condivisa anche da altri giovani pronti a loro volta a pronunciare il loro “Eccomi” a Cristo, che sempre chiama operai per la sua messe.