SCRP – BILANCIO 2016

L'assemblea dei sindaci di Scrp – presente l'87,5% del capitale sociale – ha approvato, lunedì il bilancio 2016. Contrari, infatti, solo i sindaci di Casaletto di Sopra, Casale-vidolasco, Palazzo Pignano, Salvirola; mentre quelli di Soncino, Cumignano, Romanengo, e Genivolta si sono astenuti.
L'esercizio è stato chiuso – come già anticipato – con un utile di 2.940.000 euro: “risultato positivo – ha precisato – influenzato da operazioni straordinarie intervenute nel 2016, in particolare Lgh”. Il Cda ha proposto di distribuire dividendi per 1 milione. – l'assemblea ha invece poi optato per 1.250.000 euro, con voto quasi unanime (astenuti Soncino, Cumignano, Romanengo, Salvirola e Genivolta) – accantonando il resto per una “valutazione molto prudenziale sulla situazione attuale della società e dell'immediato futuro”. Su mandato dei sindaci, infatti, si andrà alla dismissione di Biofor, che ha però bisogno di interventi per conseguire una valorizzazione.
Il nuovo Piano industriale, pure presentato nelle residenziali, prevede che Scrp, dismesse tutte le partecipazioni industriali – idrico e biofor – si trasformi in Centrale do committenza e società di servizi a supporto delle funzioni dei Comuni, compresa l'attività di controllo dei contratti.
Giudizio positivo sul bilancio è stato quindi confermato dal presidente del collegio sindacale. Che però ha poi irritato non poco diversi sindaci, rispondendo ad alcune precise obiezioni e richieste di delucidazione, dando l'impressione di ritenerli tutti incapaci di capire le tecnicalità del bilancio. Non fugando di fatto alcuno dei dubbi espressi, per cui in 4 si han votato contro e altrettanti si sono astenuti, restando quasi tutti convinti di uscire dalla società.
(Articolo completo su Il nuovo Torrazzo di domani, sabato 10 giugno).

CONSIDERAZIONI DEL SINDACO DI CASALE-VIDOLASCO
Queste le considerazioni sul bilancio 2016 di Scrp, inviate subito l'indomani alla stampa dal sindaco di Casale-Vidolasco, Antonio Grassi.
“È vero, come è stato precisato in assemblea, che la lettura e la comprensione del bilancio di una società per azioni non è per tutti i palati”, premette in tono chiaramente ironico. “Così come è vero che non si sbatte in faccia ai soci di Scrp, riuniti in assemblea, la loro presunta incapacità di leggere un bilancio. Fosse vero, i tenutari del verbo dovrebbero sforzarsi per renderlo comprensibile. È stato spiegato al popolo il bosone di Higgs, a maggior ragione è possibile illustrare il bilancio di Scrp ai soci”, aggiunge caustico. “La logica è patrimonio di tutti i soci di Scrp ed è indipendente dal possesso di un master in economia aziendale.”
Sta di fatto che a suo avviso l'assemblea di lunedì “ha lasciato un retrogusto indefinito, l'impressione di un bilancio simile a un elastico, a un tessuto flaccido, capace di allungarsi e di accorciarsi in funzione delle circostanze”.
E sviluppa quindi alcune considerazione nello specifico del documento.
“Primo punto. Il margine operativo lordo (Ebitda) è uno dei parametri per valutare la salute dell'azienda. Serve per capire la capacità della società di produrre ricchezza solo grazie alla gestione operativa. Misura la redditività, escluse manovre finanziarie o di altro tipo. Se l'Ebitda cresce da un anno con l'altro, significa che l'azienda è sana. Se decresce non significa che sia malata, ma occorre preoccuparsi”, spiega.
“A pagina 9 della relazione di bilancio 2016 di Scrp – evidenzia – risulta che rispetto al 2015 l'Ebitda di Scrp è diminuito in maniera significativa. Non è un buon segnale, al di là delle spiegazioni che pochi in assemblea hanno capito sul fatto di avere messo prima o dopo una determinata cifra. Piaccia o meno, la capacità di produrre ricchezza di Scrp è diminuita. Fine della storia.”
“Punto due. Dal confronto (pagina 68) tra valore della produzione e costi di produzione si rileva che rispetto al 2015 nel 2016 si è prodotto di meno e si è speso di più. Nel 2015 il valore della produzione era stato di 8.512.863 euro per un costo di produzione di 7. 710.412 euro. Nel 2016 il valore della produzione è stato 7.844.346 e il costo di produzione di 9.741.626. In sintesi nel 2016 si sono spesi 2.031.214 euro in più nella produzione e si è prodotto per 668.517 euro in meno. Per non sapere né leggere né scrivere – commenta – non è un risultato esaltante al di là delle spiegazioni fornite che, come per l'Ebtida, pochi hanno capito, ma si sa la comprensione del bilancio delle Spa non è per tutti.”
“Punto tre. A pagina 61, nell'elenco fondi rischi compaiono 108.808 euro 'correlati – si legge – ai costi, principalmente tecnici e legali, sostenuti da Scrp per la predisposizione delle documentazioni legali e tecniche finalizzate alla adesione dei comuni al progetto igiene ambientale del Cremasco'. La relazione precisa che i 108.808 euro vengono stanziati 'per coprire il rischio che i costi totali sostenuti per il bando non vengano totalmente rimborsati dal vincitore della gara stessa'.”
“È stato strombazzato ai quattro venti che nel capitolato della gara d'appalto di igiene ambientale era scritto che il vincitore della gara avrebbe pagato queste spese”, sottolinea. “Se così è, come mai la necessità di accantonare 108.808 euro? Scrp non correva alcun rischio. O nel bando non è precisato in maniera netta che il vincitore deve sottostare a questa condizione? È la logica. Semplice logica. E perché la precisione al centesimo: non 100 mila euro, ma 108.808. Come è stata calcolata questa cifra?”
“Punto quattro. Sono stati accantonati 695 mila euro per l'operazione Lgh-A2A e il motivo è da ricercarsi (pagina 61) nella comunicazione dell'Anac 'riguardante il contenzioso della procedura seguita per la realizzazione di tale accordo'. Chi ha buona memoria – sostiene – ricorderà che in un'assemblea dei soci di Scrp, tenutasi prima che avvenisse di cessione del 51 per cento di Lgh ad A2A , il sindaco di Agnadello, Giovanni Calderara aveva sollevato il dubbio che la procedura adottata per l'operazione lasciasse spazio per un intervento delle autorità competenti in materia. Nessuno s'era filato Calderara. Ci ha pensato l'Anac a intervenire.”
“Punto cinque. Il bilancio 2016 deve la sua lucentezza ai proventi finanziari, frutto dell'operazione Lgh-A2A e incassati da Scs srl (pagina 69) come dividendi/riserve. È la stessa relazione del collegio sindacale che a pagina 3 lo sottolinea: 'La vostra società ha quindi beneficiato di un importante dividendo pari a 5.884.436 euro, dividendo che ha notevolmente influenzato il risultato finale di conto economico'. E il significato si capisce bene anche senza master in economia aziendale”, chiosa ancora caustico.
Se questo è il quadro, è la severa conclusione di Grassi, “Scrp è come una nobile decaduta che ha venduto una parte dei gioielli di famiglia e ha fatto cassa, ma ha prodotto meno ricchezza (Ebdita) dello scorso anno. L'anno prossimo cosa cederà?”.
E nell'esprimersi positivamente sulla distribuzione di 1.250.000 euro di dividendo, non si astiene dall'avanzare il dubbio che “per quelli che non capiscono di bilanci sia un contentino, per sedurre coloro che nutrono dubbi sulla necessità di mantenere in vita Scrp”.
E conclude con l'immancabile riferimento cinematografico: “Signora Robinson sta cercando di sedurmi, vero?, così il giovanissimo Dustin Hoffman si rivolge alla stagionata Anne Bancroft nel mitico Il laureato. Hoffman ci casca, ma poi la molla”.
“Con la stagionata e, forse un po' bollita, Scrp – chiude Grassi – il finale è ancora da scrivere.”