SERGNANO – NUTRIE, UN PROBLEMA

A Sergnano ancora problema nutrie. Lo solleva nuovamente il gruppo di minoranza, di centrosinistra Lista Civica-Casa di Vetro. “Quali misure per il contenimento? L'eccessiva proliferazione delle nutrie in tutto il territorio della Pianura Padana costituisce oggettivamente un grave danno all'ambiente e all'agricoltura locale, in quanto questa specie non autoctona, sviluppatasi in grande quantità anche per via dell'assenza di predatori e competitori diretti, è causa diretta di deturpazione degli argini dei canali irrigui del territorio, di seri danni alle aree agricole e alle coltivazioni, nonché di pericolo per la salute di persone e animali domestici. Da tempo si rendono necessarie azioni dirette per contrastare in modo drastico la proliferazione incontrollata di questi animali”.
Il gruppo civico La Casa di Vetro aveva già presentato un anno fa un'interrogazione all'amministrazione comunale per chiedere l'avvio del percorso stabilito dalle nuove normative e dal piano provinciale. “Nel corso del Consiglio comunale del 27 febbraio 2016 il sindaco Bernardi aveva risposto affermando la propria intenzione di avviare provvedimenti atti al contenimento della presenza delle nutrie”.
A oltre un anno di distanza i consiglieri del centrosinistra, Mauro Giroletti, Michela Pionna e Luca Secchi hanno deciso di presentare una nuova interrogazione sul tema, “chiedendo di sapere con quali modalità si è proceduto nel territorio comunale di Sergnano per attivare piani di contenimento specifici nei confronti delle nutrie”. L'interrogazione verrà discussa nel corso del prossimo Consiglio comunale, in programma il 28 aprile, dove verrà presentato anche il Conto consuntivo relativo allo scorso esercizio finanziario.
Intanto il sindaco Bernardi, in merito alle nutrie, ribadisce che “sono in azione i cacciatori, abilitati secondo la legge regionale. Purtroppo ci è stato rubato il freezer che avevamo in dotazione (era stato posizionato presso la piazzola rifiuti), dove gli animali catturati vengono depositati per il congelamento prima dello smaltimento, cui provvede, come da normativa, l'amministrazione provinciale”.