Sabato 25 marzo prenderà il via all'Ospedale Maggiore – con l'impegno diretto delle Unità operative di Chirurgia vascolare e di Neurologia – la campagna dedicata al Programma di prevenzione dell'ictus cerebrale attraverso l'esame gratuito di Ecocolordoppler dei tronchi sovraaortici. Si tratta di un progetto di studio dedicato alla popolazione in fascia 65 – 75 anni della città di Crema, con il patrocinio del Comune e la partecipazione del Gruppo Esaote, che metterà a disposizione gli strumenti diagnostici.
Le agende dei due ambulatori attivati sabato 25 marzo sono complete: 62 gli appuntamenti fissati, dalle ore 8.30 alle 14.
La prima giornata è dedicata alle persone nate nel 1942: chi non avesse ricevuto ancora l'invito, può contattare il numero 0373.280544 dalle ore 10 alle ore 12 dal lunedì al venerdì per le verifiche del caso.
Si ricorda inoltre agli aderenti di presentarsi nell'orario fissato all'ingresso 1 del CUP ospedaliero e salire al primo piano, dove saranno accolti dall'infermiera di Chirurgia vascolare, e di portare con sé la lettera di invito compilata.
Nei prossimi giorni partiranno le lettere di invito per la nuova fascia di età: residenti della città di Crema nati nel 1943.
Tutti noi sappiamo più o meno cosa è un ictus cerebrale: “Stava così bene fino a ieri, poi, all'improvviso, è rimasto paralizzato, non parla più, non conosce più le persone. chissà se si riprende. come facciamo a curarlo?”.
In queste semplice parole sono racchiuse drammatiche realtà: la malattia colpisce all'improvviso, spesso senza segni premonitori o con sintomi talora così sfumati da passare inosservati e, se la malattia non porta alla morte, lascia sovente postumi invalidanti e irreversibili.
Oggi, nei Paesi occidentali, l'ictus è la terza causa di morte e la prima causa di invalidità! Inoltre, con il progressivo incremento della vita media, l'incidenza di questa patologia è in continuo aumento.
Quello che non è ben noto, è che questo evento non è ineluttabile anzi, in molti casi, è prevedibile ed è relativamente semplice individuare la presenza della stenosi attraverso l'esame eco-Doppler delle carotidi, indagine innocua e a basso costo.
Sapere che un paziente è portatore di una importante stenosi carotidea vuol dire sapere che è a rischio di ictus anche se non accusa alcun disturbo. Vuol dire anche che può instaurare una adeguata terapia medica o chirurgica la cui efficacia è dimostrata nel prevenire l'ictus.
(Nella foto: l'Ospedale Maggiore e i dottori Prelle e Arzini, direttori di Neurologia e di Chirurgia vascolare)