BANCA CREMASCA NELL'ECONOMIA LOCALE

Anche nel 2016, ormai agli sgoccioli, le incertezze che hanno influenzato l'auspicata inversione dell'economia hanno indotto gli operatori economici a limitare gli investimenti nei settori produttivi. La dinamica degli impieghi è stata pertanto penalizzata dall'orientamento delle imprese a effettuare solo investimenti in buona parte indifferibili nonostante i tassi di interesse estremamente contenuti.
Purtroppo nella nostra provincia, che nei trimestri precedenti aveva manifestato cifre positive, ora, se di ripresa si può parlare, il trend è in rallentamento e induce a non essere eccessivamente ottimisti. Infatti, la produzione manifatturiera – secondo le analisi della Camera di commercio di Cremona – ha fatto registrare una variazione congiunturale di segno negativo. Se a questo quadro non certo consolante ricordiamo che nel 2015 hanno chiuso nel Cremonese 402 imprese (e oltre mille dal 2013 al 2015), la situazione non può non destare una certa preoccupazione.
Nel Cremasco, nel frattempo, continua a subire gli effetti della crisi soprattutto il settore delle costruzioni che non è ancora riuscito a frenare l'emorragia delle imprese costrette a smettere l'attività. Il sentimento degli imprenditori, in genere, per il quarto trimestre, non è dei migliori: continuano a prevalere i pessimisti per gli ordini nazionali, ma si confermano in territorio positivo le attese riferite agli ordini esteri. Per fortuna di questo territorio, infatti, trainante è il settore della cosmesi che ha saputo rispondere alle opportunità determinate dall'internazionalizzazione.
Se questo è il momento che stiamo attraversando, che cosa sta facendo Banca Cremasca?
Banca Cremasca ha continuato l'attività di intermediazione secondo la propria mission, svolgendo compiti determinanti per il sostentamento dell'economia locale, impiegando risorse verso attività con buone prospettive reddituali (il merito creditizio è sempre più determinante, secondo il modello della sana e prudente gestione dei soldi affidati alla nostra banca dai risparmiatori), ma senza far venir meno la liquidità alle imprese che hanno subìto dei rallentamenti dovuti a specifiche difficoltà di mercato, ma hanno presentato business plan di progetti credibili con i quali hanno organizzato lo sviluppo dell'azienda nei futuri due o tre anni.
Per quanto riguarda le aziende e le ditte individuali, grazie alla nuova Legge di Stabilità, imprenditori e professionisti possono usufruire del “Super-ammortamento” – per i beni materiali strumentali nuovi – che consente di dedurre dal reddito quote di ammortamento fiscale maggiorate fino al 140%: Banca Cremasca ha dedicato un consistente plafond a queste operazioni.
Se nella Legge di Bilancio 2017 sarà prorogato fino al giugno 2018 il “Super-ammortamento” e verrà introdotto “l'Iper-ammortamento” su beni materiali e immateriali nuovi e funzionali allo sviluppo economico, Banca Cremasca sarà ancora una volta a fianco delle aziende cremasche che vogliono innovare. Inoltre per supportare il mercato delle Pmi edili in questo difficile momento di stagnazione immobiliare, l'istituto di credito ha continuato a finanziare le ristrutturazioni riferite al «Decreto sviluppo» che, pur essendo dedicato alle persone fisiche, ha necessariamente coinvolto il comparto edile per la realizzazione delle opere.
E sempre per favorire la crescita del settore dell'edilizia, la nostra Bcc ha offerto alle imprese, a condizioni vantaggiose, “Ecology”, il mutuo di 5 milioni di euro destinato a finanziare le opere di smaltimento e sostituzione dell'eternit.
Perché così tante risorse assegnate a questa operazione? È semplice: non bisogna dimenticare, infatti, che rimuovere l'eternit non solo è un'operazione rischiosa dal punto di vista tecnico, ma risulta anche costosa perché questo materiale, una volta asportato ed eliminato in apposite discariche, deve essere sostituito con soluzioni costruttive più “green”.
Ma non è finita. In questi anni di difficoltà produttiva, Banca Cremasca – ottemperando al protocollo di intesa con la Provincia di Cremona – ha continuato ad adempiere alla propria mission con azioni concrete di supporto ai lavoratori posti in cassa integrazioni ordinaria, straordinaria, in deroga e mobilità, attraverso l'anticipazione dell'indennità sociale spettante.
Inoltre, l'istituto di piazza Garibaldi ha aderito al protocollo d'intesa denominato “Accordo per il credito 2015” – che ha validità triennale, e resterà in vigore sino al 31 dicembre 2017 – che proroga la possibilità di sospensione del rimborso della quota capitale dei mutui prevedendone anche l'allungamento della durata. Nell'esame delle richieste Banche Cremasca, in alcuni casi ha applicato criteri meno restrittivi rispetto a quanto previsto dall'Accordo proprio con l'obiettivo di agevolare gli imprenditori comunque meritevoli in questa ancora difficile fase congiunturale.
Non solo imprenditori, ma anche sostegno alle famiglie. La banca, infatti, ha sottoscritto anche l'Accordo per la sospensione del credito alle famiglie 2015 a sostegno di quei nuclei in difficoltà finanziaria che prevede, fino al 31 dicembre 2017, la possibilità di sospendere per un massimo di 12 mesi il rimborso della quota capitale di mutui ipotecari prevedendone anche l'allungamento della durata.