SONCINO – IL ”CORREDO CELTICO”

A due anni dall'inaugurazione del Museo Civico Archeologico “Aquaria” ospitato all'interno della splendida cornice architettonica della Rocca Sforzesca di Soncino, l'esposizione museale si arricchisce grazie all'arrivo di uno splendido corredo di armato databile alla metà del III secolo a.C.
La sepoltura di ambito celtico è stata rinvenuta nel 2010 durante i lavori per la posa del metanodotto Cremona-Sergnano diretti dalla Soprintendenza Archeologia della Lombardia, nel territorio rurale di Romanengo, lungo il confine meridionale con Salvirola.
Il corredo, fino a ora custodito nella sede milanese della Soprintendenza, entrerà a far parte del percorso espositivo permanente del Museo Civico Archeologico, andando a implementare la sezione dedicata alla seconda età del Ferro, fiore all'occhiello del museo.
La giornata di presentazione alla cittadinanza avrà luogo domenica 29 maggio alle ore 15 presso la sala Convegni della ex Filanda Meroni a Soncino; l'iniziativa proseguirà alle ore 16.30 presso il cortile della Rocca dove gli operatori del museo intratterranno bambini e genitori con un laboratorio didattico dal titolo “Armi e guerrieri”.
L'arrivo del corredo rappresenta un importante traguardo che è stato raggiunto grazie alla collaborazione costante e proficua con la Soprintendenza Archeologia della Lombardia che ha concesso in deposito il bene.
Interverranno all'evento: Gabiele Gallina, sindaco di Soncino; Erika Manini, assessore al Turismo; Filippo Maria Gambari, Soprintendente all'Archeologia della Lombardia; Nicoletta Cecchini, funzionario della stessa Soprintendenza; Diego Voltolini, archeologo; Moro Omobono, presidente Gruppo Archeologico Aquaria.
L'inaugurazione è aperta alla cittadinanza.

LO SCAVO E IL RITROVAMENTO
La tomba probabilmente isolata, si presentava come una fossa di forma rettangolare riempita con terreno ricco di ceneri e carboni, indice dei residui di combustione di una pira funebre.
Poiché il suolo circostante non presentava evidenti tracce di esposizione diretta al calore, si è ipotizzato che il corpo fosse stato bruciato in un'area apposita (ustrinum) e che, solo successivamente, le ceneri fossero state deposte nella fossa unitamente al corredo. Sono proprio le condizioni di giacitura dei materiali, senza tracce di combustione, a confermare l'ipotesi dell'incinerazione indiretta.
Gli oggetti, tutti in ferro, a eccezione di una coppa in ceramica acroma, erano disposti al centro della fossa in maniera ordinata; c'erano la spada all'interno del suo fodero decorato a incisione, la catena inerente il sistema di sospensione, la punta e il tallone di una lancia, tre fibule e alcuni frammenti riconducibili forse elementi legati al rito funebre.

IL CORREDO
Il corredo è attribuibile a un guerriero presente nel territorio di Romanengo attorno alla metà del III secolo a.C.
La spada è pressoché integra e, come emerso dalle radiografie, nettamente più corta del fodero realizzato con due lamine sottili unite ribattendo i margini, e caratterizzato dalla presenza di alcune linee incise che ornano le borchie del puntale, del rinforzo centrale oltre che l'imboccatura. In tale decorazione è stato possibile riconoscere il motivo a triscele, molto diffuso nell'arte celtica e connesso con l'elemento solare.
La catena di sospensione costituiva la cintura del guerriero, alla quale, attraverso un sistema di anelli e cinghie si assicurava la spada; la nostra catena risulta composta da due parti e, anche in questo caso, la faccia a vista mostra una lavorazione di tipo puntiforme.
Della lancia, probabilmente spezzata in fase di deposizione, si conservano la punta a foglia e l'elemento terminale (tallone) che serviva a bilanciare l'asta e allo stesso tempo fungeva da arma contundente in fase di scontro.
Oltre alle armi erano presenti tre fibule (spille), alcuni piccoli elementi in ferro, forse riconducibili ad un utensile come un bulino, e una coppa in ceramica depurata. Questi elementi contribuiscono certamente ad ampliare il quadro degli spostamenti dei popoli in questo periodo, “internazionalizzando” il panorama complesso, ma estremamente affascinante, della presenza celtica nel territorio cremonese.

Per informazioni:
Tel. 0374-837840
e-mail: segreteria@comune.soncino.cr.it

MUSEO ARCHEOLOGICO “AQUARIA”
Piazza Enea Ferrari, 1
26029 Soncino (Cr)
Tel. 0374-83188

Apertura:
Periodo invernale (novembre-febbraio)
Dal martedì al venerdì 10.00-12.00
Sabato/Domenica e Festivi 10.00-12.30 e 14.30-17.00
Periodo estivo (marzo-ottobre)
Dal martedì al venerdì 10.00-12.00
Sabato/Domenica e Festivi 10.00-13.00 e 15.00-19.00
Chiusura:
Tutti i lunedì, 25 dicembre