“MIGLIORI PRATICHE BIOENERGY 2016”

Ieri, a Cremona, nell'ambito del salone delle bioenergie BioEnergy Italy, il progetto “Caraverde Energia” dello Studio Agriter di Crema ha ricevuto il primo premio nel concorso “Le migliori pratiche nell'uso delle agroenergie”, per la categoria impianti a Biogas, promosso da Legambiente, Chimica Verde Bionet, CremonaFiere e la fondazione tedesca Dlg, con il patrocinio di Enea, Cib e Crpa.
Alla presenza di autorità, esperti del settore e di un pubblico qualificato, il premio è stato consegnato da Sofia Mannelli, presidente di Chimica Verde Bionet, coadiuvata da Beppe Croce, responsabile Agricoltura di Legambiente e Francesco Ferrante, vicepresidente Kyoto Club.
Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato a Maurizio Sassi e Giuseppe Bentivoglio di “Caraverde Energia” e a Giambattista Merigo e Roberto De Ponti, titolari dello Studio Agriter, per l'innovativo progetto che riguarda il trattamento consortile degli effluenti degli allevamenti zootecnici, con produzione di fertilizzante verde e di energia rinnovabile, realizzato con spirito cooperativo e con un forte contenuto tecnologico.
L'intervento è stato ideato e progettato in collaborazione con Pide Ingegneria di Orio al Serio e con il supporto scientifico del prof. Giorgio Provolo del dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell'Università degli Studi di Milano.
L'impianto è stato realizzato a Caravaggio da “Caraverde Energia”, una Società nata da una partnership di cooperazione strategica tra un nutrito gruppo di imprese agricole situate nell'area dell'Alto Cremasco e della Bassa Bergamasca e alcune società leader nel settore del trattamento delle acque e della produzione di energía, anch'esse operanti nelle province di Bergamo e Cremona, riunite nella Società Tiresia srl.
“Il progetto ha ottenuto un riconoscimento di grande prestigio – sottolinea Gianpietro Bara, presidente della Federazione regionale lombarda degli Ordini dei dottori Agronomi e Forestali – in quanto è stato classificato dal comitato tecnico scientifico, costituito da una trentina di esperti di varie discipline, al primo posto tra i migliori esempi d'impianti realizzati o implementati nel rispetto dell'uso del suolo e delle risorse naturali, con una particolare attenzione all'efficientamento energetico e all'utilizzo del digestato, nell'interesse dell'agricoltura e delle comunità locali.”
“È un'esperienza di cooperazione altamente innovativa”, osserva Giambattista Merigo, dottore agronomo contitolare dello Studio Agriter. “L'impianto mette in rete 9 allevamenti, 5 di bovini e 4 di suini, grazie a un sistema composto da 22 chilometri di condotte interrate che consentono di trasferire i liquami all'impianto e di far ritornare il fertilizzante naturale direttamente alle aziende agricole.”
“Questa soluzione impiantistica – sottolinea – consente di azzerare quasi completamente le emissioni derivanti dal traffico veicolare per il trasporto su gomma e di ridurre significativamente le emissioni dei gas a effetto serra e gli odori dei liquami prodotti dai 25.000 suini e dai 1.800 bovini allevati dalle aziende agricole consorziate. Il premio sancisce il comune impegno di imprese ed enti che hanno dimostrato di saper lavorare in rete al fine di perseguire concreti risultati in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale.”
“L'approvvigionamento in loco dei liquami necessari – fa notare Roberto Deponti, dottore agronomo e contitolare dello studio Agriter – fa sì che ci troviamo di fronte a un'attività di produzione di bio-energia 'a chilometro zero', in grado si soddisfare le esigenze di oltre 4.000 famiglie. Inoltre, gli allevamenti serviti dall'impianto possono così produrre al meglio latte e carni di qualità. rispettando l'ambiente e, nel contempo, garantire ancor più la salvaguardia delle eccellenze agroalimentari.”
Il progetto adotta un sistema ad alta efficienza per la rimozione dell'azoto e la riduzione del volume dei reflui digestati. Risulta di particolare interesse il fatto che l'impianto sia alimentato esclusivamente con deiezioni e residui di produzione, senza l'utilizzo di colture dedicate.
L'intervento, s'inserisce nel programma straordinario della Regione Lombardia per l'attuazione della direttiva nitrati ed è finanziato da tre banche di Credito Cooperativo – Bcc del'Adda e del Cremasco, Bcc di Caravaggio e Bcc di Treviglio – insieme a Iccrea Banca Impresa, l'istituto centrale delle Bcc.
Questo progetto è stato selezionato anche dal Comitato Scientifico Internazionale di Expo 2015 tra le migliori pratiche relative alla gestione sostenibile delle risorse naturali.