Crema. Maltratta il padre, allontanata da casa

Foto di repertorio

Un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e contestuale divieto di avvicinamento è stato notificato dai Carabinieri della Stazione di Crema nel pomeriggio di ieri, giovedì 17 febbraio, a una donna rea di aver maltrattato più volte il padre. Provvedimento assunto a seguito della denuncia raccolta di Carabinieri a dicembre nell’abitazione dell’uomo che aveva riferito come la situazione in casa fosse divenuta “esplosiva e insostenibile – spiegano dal Comando Provinciale dell’Arma – da quando la figlia era tornata a vivere con lui portando in casa il nuovo compagno. Infatti, nelle sue dichiarazioni l’anziano ha riferito di essere stato oggetto di continui maltrattamenti da parte della figlia spesso in stato di alterazione psico-fisica per abuso di alcolici”.

Stando a quanto raccolto dai Carabinieri ed emerso durante le indagini “la donna tutte le sere, dopo avere bevuto più del dovuto, iniziava a litigare con il compagno, finendo per insultare il padre che interveniva nelle discussioni per placare gli animi. In un’occasione l’uomo è stato anche colpito con un pugno. In quell’occasione, per evitare che la figlia passasse dei guai, il malcapitato genitore aveva deciso di non rivolgersi neppure al medico per farsi curare, ma visto l’aggravarsi e il ripetersi della situazione e temendo per la sua incolumità si è finalmente convinto a rivolgersi ai Carabinieri che hanno ricostruito quanto accaduto tra le mura domestiche. Infatti, gli episodi verbalizzati dai militari hanno raccontato di un crescendo di violenze morali con una situazione che stava peggiorando perché la donna era sempre più frequentemente ubriaca”.

I timori del genitore erano cresciuti negli ultimi tempi in quanto aveva avvertito una certa insofferenza nei suoi confronti anche da parte del compagno della figlia, “temendo quindi di subire violenze anche da parte di quest’ultimo” ha deciso di chiedere aiuto ai militari dell’Arma che, conclusa la ricostruzione dei fatti e delle responsabilità della donna, hanno informato l’Autorità Giudiziaria che ha emesso con tempestiva il provvedimento cautelare.