La Società Storica Cremasca rivolge un invito alle società storiche attive in Lombardia e nei
territori a essa storicamente legati, per incontrarsi e riflettere insieme sul ruolo che le nostre
associazioni hanno avuto e possono avere in futuro. L'appuntamento è fissato a Crema in data 23
gennaio 2016 (ore 15,00 – 18,00), nella Sala Cremonesi del Museo Civico di Crema e del
Cremasco (Crema, Piazzetta Terni de Gregorj, 5).
Per loro stessa natura le società storiche e le associazioni con funzioni analoghe, tendono,
come conseguenza degli studi di storia locale, a rinchiudersi su se stesse. Questo modus operandi
condotto senza un confronto con le realtà vicine e in mancanza di un rapporto diretto con l'attività
di università, soprintendenze, musei, biblioteche, archivi, istituti di ricerca e altre istituzioni presenti sul territorio, si rivela controproducente e limitante in merito alle opportunità di aggiornamento sulle nuove metodologie di ricerca storica e sulle nuove tematiche oggetto d'indagine.
Da queste considerazioni nasce l'idea di una tavola rotonda aperta ai rappresentanti di
ciascuna società storica (oltre che a chiunque sia interessato), organizzata al fine di conoscersi e
condividere riflessioni riguardo a ciò che sono state e ciò che potranno fare nel presente e nel futuro le società storiche.
Per questo abbiamo invitato come oratori due fra i più importanti storici che negli ultimi
decenni hanno condotto studi sul territorio lombardo: Giorgio Chittolini e Carlo Capra.
I due studiosi proporranno due relazioni dal titolo:
– Ricerca storica e storia locale (Giorgio Chittolini)
– Le origini e i primi decenni della Società Storica Lombarda (Carlo Capra)
Ai rappresentanti delle varie società storiche, rivolgiamo, oltre all'invito a partecipare alla
tavola rotonda, quello di compilare una breve scheda anagrafica relativa al profilo della propria
associazione (si allega una bozza del modello che potrebbe essere usato, modificabile a seconda
delle esigenze). I risultati di queste relazioni potranno poi essere pubblicati on line secondo
modalità da concordare, magari con la creazione di un portale internet comune fra le varie
associazioni.
L'incontro può essere occasione di arricchimento reciproco sia per quanto riguarda gli aspetti
legati alla ricerca, sia per quanto riguarda quelli più pratici legati all'amministrazione, al
reperimento di fondi, al modo di relazionarsi con enti pubblici e imprese.
Qualora l'iniziativa riscuotesse successo, potrebbe tramutarsi in un appuntamento fisso,
organizzato annualmente in una città diversa, presso la sede della locale società storica. Ogni
convocazione potrebbe essere caratterizzata da un tema e dalla partecipazione di esperti (per
esempio “le società storiche e gli archivi”; “le società storiche e le soprintendenze”; “le società
storiche e le università”; “le società storiche e i musei”; “le società storiche e gli uffici beni culturali
delle diocesi”; “le società storiche e gli archivi storici diocesani”; “le società storiche e gli ordini
degli architetti”; “le società storiche e l'ordine dei geometri”; “le società storiche e l'ordine dei
geologi”; “le società storiche e i conservatori musicali”; “le società storiche e i media”; “le società
storiche e le amministrazioni pubbliche locali” e così via).
Nell'Ottocento le società storiche avevano un'importante voce in capitolo nella gestione del
territorio, nella tutela dei documenti e dei monumenti, nell'amministrazione dei musei e delle
biblioteche, mentre oggi, salvo rare eccezioni, sono ai margini del dibattito civile.
Allacciare relazioni fra le diverse associazioni, aprire un dialogo con gli istituti di ricerca, gli
enti di tutela e conservazione, ma anche con gli ordini professionali, le imprese e le amministrazioni pubbliche locali, potrebbe costituire un modo per riportare le istanze della storia, della conservazione e della conoscenza al centro degli interessi collettivi e dell'opinione pubblica.
Sperando che vogliate e possiate accogliere il nostro invito, porgo cordiali saluti.