Come tutti, purtroppo, ben sappiamo, l’emergenza Covid-19 non è ancora entrata nella sua fase discendente. In particolare, il territorio lombardo è quello più colpito e, al suo interno, il territorio cremonese prima e cremasco poi, stanno affrontando un numero di casi che va ben oltre le capacità di risposta degli ospedali.
È notizia di poche ore fa che anche presso il Maggiore di Crema si sta attrezzando un ospedale da campo con il supporto dell’Esercito. Le autorità stanno facendo tutto il possibile per gestire la situazione attraverso la prevenzione di nuovi contagi ma, soprattutto, per assicurare i posti letto necessari per accogliere e curare chi ne ha bisogno.
In questo scenario, lo scorso giovedì 12 marzo, Ats Valpadana ha chiesto anche a Fondazione Benefattori Cremaschi (Fbc) uno sforzo ulteriore, oltre ai tanti già fatti per tutelare la salute dei “nonni” cremaschi: creare un reparto speciale per accogliere fino a 20 pazienti Covid-19 “clinicamente guariti”, ma non ancora negativizzati, che necessitano di cure non intensive e riabilitative. In questo modo Ats ritiene di poter liberare posti letto per accogliere pazienti acuti, affidando alla nostra esperienza e professionalità chi ha bisogno di terminare il percorso di cura, prima di essere dimesso al domicilio.
“Siamo scesi in campo nella battaglia contro il Coronavirus dal primo minuto. Abbiamo modificato procedure e interventi fin da subito per prevenire che il virus attaccasse i nostri ospiti. Il nostro personale, sia sanitario che non, ha dato prova di grande responsabilità, coscienziosità e dedizione, e non si è tirato indietro. Ed è potendo contare su un alto livello di professionalità che abbiamo deciso di accettare subito la proposta di Ats: vogliamo fare la nostra parte e cercheremo di farla con l’energia e la determinazione che tutti hanno imparato a conoscere”, ha dichiarato Bianca Baruelli, presidente di Fondazione Benefattori Cremaschi. “Siamo partiti subito con i lavori necessari a creare un reparto speciale che garantisse, prima di tutto, la sicurezza di ospiti e operatori, in modo da poter lavorare in tutta sicurezza. Mentre ultimiamo i lavori, ci siamo anche mossi per reperire tutti i materiali e le attrezzature necessarie, dai presidi sicurezza (guanti, camici, occhiali e mascherine, detergenti, sanificanti, ecc.) ai farmaci, fino alla strumentazione medica utile a monitorare lo stato di salute e i progressi dei nostri prossimi pazienti”.
Lo sforzo richiesto alla Fondazione per convertire un reparto e parte della sua attività non è però leggero sul piano economico. Infatti, oltre alle spese necessarie e non previste, l’Ente dovrà far fronte al mancato budget regionale garantito dalla sua ordinaria attività riabilitativa, chiusa ormai dal 22 febbraio. “Il tema delle risorse economiche necessarie ci preoccupa, ma adesso non può spaventarci! Sappiamo che ci attende uno sforzo economico imporante e non previsto, ma crediamo anche che in questa fase ognuno debba dare il massimo. Per alleggerire una spesa importante, ma soprattutto per avere fin da subito la liquidità necessaria ad avviare presto l’operatività, abbiamo lanciato una campagna di raccolta fondi che stiamo diffondendo sia attraverso la piattaforma di crowdfunding GoFoundMe, sia attraverso i canali più tradizionali, chiedendo inoltre un supporto a donatori storici ma anche a importanti realtà e personalità di Crema e di tutto il territorio con cui lavoriamo normalmente”, prosegue la presidente.
“Ora più che mai chiediamo a tutti di supportare una realtà che è nel cuore di Crema e dei cremaschi. Abbiamo bisogno di ‘dotazioni speciali’ per garantire la sicurezza, perché professionalità, responsabilità, dedizione e coraggio non ci mancano. Abbiamo una grande competenza non solo nel ‘prenderci cura’ delle fragilità, ma anche nella riabilitazione, e non arretreremo fino a che le persone che ci saranno affidate non torneranno a casa con il sorriso, finalmente libere da questa malattia insidiosa!”, conclude Bianca Baruelli.
Per chi volesse sostenere la Fondazione, è possibile donare attraverso i classici strumenti come:
• Bollettino Postale Conto Corrente N. 59953398
• Bonifico Bancario a Fondazione Benefattori Cremaschi OLUS Banca Cremasca Credito Cooperativo IBAN IT43L0707656844000000201131
• Online sul sito o sulla piattaforma GoFoundMe seguendo questo link.: https://www.gofundme.com/f/fondazione-benefattori-emergenza-covid19.