Il mandato del nuovo presidente del Parco del Serio, il professor Basilio Monaci, cremasco, è iniziato con un sopralluogo presso il Comune di Capralba e proseguirà nelle prossime settimane così da conoscere sempre meglio il territorio e avviare proficue collaborazioni.
Il “ritrovo”, richiesto dall’amministrazione comunale guidata da Damiano Cattaneo, prevedeva la visita di una parte del territorio che da luglio dell’anno scorso, vede Parco del Serio e il Plis dei Fontanili uniti per collaborare nella gestione della zona.
Hanno partecipato al sopralluogo, oltre al presidente, il direttore Laura Comandulli, il tecnico forestale Marco Occhionero, il sindaco di casa Cattaneo, il vicesindaco Roberto Dario Macchi, il consigliere comunale Mario Baletti, il tecnico comunale architetto Caterina Bragonzi, la geometra Laura Tomasoni e il generoso volontario Lorenzo Carioni.
Il “ritrovo”, richiesto dall’amministrazione comunale guidata da Damiano Cattaneo, prevedeva la visita di una parte del territorio che da luglio dell’anno scorso, vede Parco del Serio e il Plis dei Fontanili uniti per collaborare nella gestione della zona.
Hanno partecipato al sopralluogo, oltre al presidente, il direttore Laura Comandulli, il tecnico forestale Marco Occhionero, il sindaco di casa Cattaneo, il vicesindaco Roberto Dario Macchi, il consigliere comunale Mario Baletti, il tecnico comunale architetto Caterina Bragonzi, la geometra Laura Tomasoni e il generoso volontario Lorenzo Carioni.
LA RICHIESTA DI UNA COLLABORAZIONE IN NOME DELLA TUTELA
Dopo aver valutato le condizioni di sicurezza, il Comune ha chiesto al Parco una collaborazione per intraprendere insieme un percorso di confronto riguardante gli obiettivi di tutela della vegetazione esistente e le modalità di intervento per le future riqualificazioni. A Capralba esistono delle zone “cerniera” fra l’abitato e le aree di pregio naturalistico che fanno da cornice all’abitato che sono state funestate dai venti forti dello scorso agosto, al punto che tratti di percorsi naturalistici esistenti sono tutt’ora impraticabili per la presenza di esemplari di alberi, anche di grandi dimensioni, a terra, schiantati a causa delle forti raffiche di vento. La tromba d’aria ha lasciato, invero, diversi “segni” in tanti Comuni del Cremasco.
“Questa è la stagione ideale per programmare gli interventi, ma innanzitutto si deve capire quali essenze siano le più adatte a queste mutate condizioni climatiche, con quali attenzioni debbano essere messe a dimora e successivamente curate affinché i corretti interventi manutentivi ne garantiscano il buon affrancamento futuro”, spiega il presidente.
“Questa è la stagione ideale per programmare gli interventi, ma innanzitutto si deve capire quali essenze siano le più adatte a queste mutate condizioni climatiche, con quali attenzioni debbano essere messe a dimora e successivamente curate affinché i corretti interventi manutentivi ne garantiscano il buon affrancamento futuro”, spiega il presidente.
Durante la visita è venuta la voglia di fare veramente molte cose: nel frattempo i due enti proveranno a redigere insieme una sorta di “manuale” delle buone pratiche per la gestione del patrimonio forestale.