I Carabinieri del Comando Provinciale di Cremona continuano l’impegno nell’ambito del contrasto alla violenza di genere, domestica e contro le donne. Oltre all’attività di prevenzione, è stata messa in atto un’efficace attività di contrasto ai casi di stalking e maltrattamenti in famiglia.
Denunce e arresti
Negli ultimi quattro mesi i Carabinieri del Comando Provinciale di Cremona hanno raccolto ben 62 denunce di reato per casi riferibili alla categoria del ‘codice rosso’ e in ben 21 casi si sono fatti carico di ricollocare le vittime presso strutture protette individuate dai servizi sociali dei Comuni o presso l’abitazione di familiari. Al contempo i Cc hanno eseguito 10 misure cautelari di allontanamento dalla casa familiare del divieto di avvicinamento alle vittime, quasi tutti con l’applicazione del braccialetto elettronico ed eseguito due arresti in flagranza per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Le manette sono scattate anche in altre occasioni quali la flagranza di reato per la violazione delle misure cautelari e l’esecuzione di due di ordinanze di custodia cautelare in carcere per maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e lesioni. Tre sono invece state le misure cautelari degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico eseguite.
“Emerge l’azione degli uomini dell’Arma nella provincia di Cremona – spiegano dal Comando Provinciale – che, nei molti casi di violenza di genere e domestica trattati, è risultata decisiva nell’agire tempestivamente, nell’adottare precise modalità operative e specifiche misure di contrasto di tale fenomenologia delittuosa che, sotto il costante coordinamento dell’Autorità Giudiziaria, hanno in ogni occasione, consentito di prevenire il degenerare della situazione e di tutelare le vittime vulnerabili”.
Fondamentale la prevenzione
“In chiave preventiva – continuano dalla sede provinciale dei Cc –, prosegue la costante azione di sensibilizzazione con lo scopo di offrire, da un lato, maggiori tutele alle vittime di violenza di genere e, dall’altro, risposte sempre più rapide. Per questo motivo i mesi scorsi sono stati organizzati e svolti sul territorio provinciale numerosi incontri di formazione e prevenzione nelle scuole e presso le comunità per incontrare le fasce più deboli (donne, anziani, bambini e persone fragili) al fine mantenere alta l’attenzione su tali reati, facendo accrescere la fiducia nelle Istituzioni e il convincimento a denunciare. E questi incontri continueranno anche nel mese di novembre tenuto conto che il giorno 25 ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.