Antonio Tamburro. Scorci metropolitani in mostra fino al 21 aprile

Venerdì 5 aprile un buon numero di persone ha partecipato alla vernice della mostra Metyropolitan Glimpses di Antonio Tamburro, presso la galleria ArTeatro della Fondazione San Domenico.

Stile e soggetti

Annunciata da tempo l’esposizione non ha deluso gli intervenuti. Gli scorci metropolitani promessi dal titolo si sono visti tutti sulle opere di media e grande dimensione, realizzate tutte ad acrilico. E questo non solo perché la metropoli emerge visibilmente nelle linee formali che si dipanano su di uno sfondo ritmico, musicale e astratto, ma soprattutto perché le donne, protagoniste di tutte le opere (quasi un loro omaggio) erano di carattere… metropolitano. Passi lunghi e decisi, al bar con amiche a degustare il cocktail più famoso, ma anche a prendere il sole in spiaggia, che con le metropoli non ha molto a che fare, ma dopo una lunga settimana di lavoro nella city!

Colori vivacizzati nel corso degli anni, così come la luminosità degli stessi, meno forma, sempre però rintracciabile e molta fantasia sugli sfondi. Tamburro è artista completo che ha voluto tornare a Crema, grazie alla sua personale amicizia con Umberto Cabini, mecenate dell’arte contemporanea, dopo dieci anni dalla sua prima esposizione in città.

Patrizia Piarulli, critica d’arte

Presente all’inaugurazione la critica Patrizia Piarulli che ha introdotto l’artista ricordano le sue molte esposizioni all’estero e i collezionisti statunitensi che amano la sua pittura ricordando l’allestimento organizzato con il design Gaetano Pesce, venuto a mancare il 4 aprile scorso. Ha sottolineato l’esplosione di colori alla quale è passato dopo un periodo di cromatismo più tenue, così come il tratto prima più definito ora più scomposto, ma sempre ritracciabile e questo senza motivazioni esplicite perché Tamburro preferisce lasciare parlare le sue opere. “C’è un lavoro molto particolare qui esposto: L’ultima cena, ispirata all’originale di Da Vinci ma completamente interpretata da donne; una sua versione molto più grande verrà esposta proprio presso Santa Maria delle Grazie a Milano, negli spazi che portano alla Cena vinciana. Non si tratta di una provocazione ma di un’espressione che l’artista si è sentito di interpretare” ha concluso Piarulli.

Le parole di Tamburro

Tamburro ha ribadito la sua volontà di tornare a esporre nella bella città di Crema, rifiutando altre location suggeritegli, e ha spiegato che L’ultima cena femminile è, come il resto dei suoi lavori, un racconto biografico: “io dipingo ciò che vivo”.

Giorgio Cardile sulla mostra di Tamburro

Hanno chiuso la vernice le parole dell’assessore alla Cultura Giorgio Cardile che ha ricordato l’intelligente apertura degli spazi della Fondazione San Domenico anche all’arte, soprattutto contemporanea, come la mostra di Tamburro.

Mostra visitabile fino a domenica 21 aprile.