Da mercoledì 26 a venerdì 28 luglio si svolgerà a Milano un importante convegno relativo alle progettualità europee in ambito sociosanitario, cui parteciperanno Enti che costituiscono la rete del progetto Smart Bear (di cui Comunità Sociale Cremasca è partner insieme ad Asst Crema). Stamane in Sala Ricevimenti del Comune il sindaco Fabio Bergamaschi e l’assessore al Welfare Anastasie Musumary, insieme ai vertici di Comunità Sociale Cremasca e di Asst Crema, hanno spiegato i contenuti del progetto.
Il progetto
Smart Bear “Smart Big Data Platform to Offer Evidence-based Personalised Support for Healthy and Indipendent Living at Home” è finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma Quadro Horizon 2020 (un Programma di ricerca e sviluppo dell’Unione Europea). Ha l’obiettivo di sostenere e diffondere uno stile di vita sano e indipendente attraverso l’implementazione di una piattaforma innovativa, accessibile, sicura e attenta alla salvaguardia della privacy, insieme a dispositivi portatili smart consumer e medicali, allo scopo di preservare l’indipendenza di persone anziane, di età compresa tra i 65 e gli 80 anni, affette da uno o più dei seguenti disturbi clinici: perdita dell’udito, malattie cardiovascolari, deficit cognitivi, problematiche di salute mentale e disturbi dell’equilibrio, fragilità. L’obiettivo della piattaforma è quello di integrare sensori eterogenei, dispositivi medici e mobili per consentire la raccolta continua dei dati dalla vita quotidiana degli anziani, che saranno analizzati per definire interventi personalizzati che permettano una vita sana e indipendente.
Monitoraggio medico, sociale e ambientale
Il traguardo previsto sarà raggiunto attraverso un monitoraggio medico e ambientale continuo della durata di un anno per ogni soggetto inserito, con tecnologie di assistenza e analisi dei dati collettivi in forma anonima. La soluzione Smart Bear sarà validata su grande scala attraverso cinque progetti pilota che coinvolgeranno 5.100 anziani, residenti presso le proprie abitazioni o in struttura, in Grecia, Italia, Portogallo, Francia, Spagna e Romania. Tali progetti avranno lo scopo di permettere la valutazione della
piattaforma nel contesto dell’erogazione di servizi sanitari da parte di Enti pubblici e privati a livello regionale, nazionale e comunitario, e dimostrarne l’efficacia, l’estensibilità, la sostenibilità per l’individuo e il Sistema Sanitario. In Italia saranno monitorati 1.000 anziani fragili, 250 a Crema e nel distretto cremasco dei 48 Comuni. Ampio approfondimento sul giornale di sabato in edicola, con tutti i commenti dei partner.