Papa Francesco: decorso sempre regolare

“Il decorso post operatorio di Papa Francesco continua ad essere regolare”. È quanto hanno dichiarato Sergio Alfieri, il chirurgo che ha operato il Papa, e Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, durante un punto stampa al Policlinico Gemelli.

“Tutte le flebo sono già state sospese nei giorni scorsi e il Santo Padre si alimenta con una dieta semiliquida. È apiretico ed emodinamicamente stabile”, ha reso noto Alfieri leggendo, in italiano e in inglese, il settimo bollettino medico. “Gli esami del sangue e la radiografia del torace post operatori sono buoni”. “Il Santo Padre sta seguendo un’attenta convalescenza che mira al minor sforzo della parete addominale, per permettere alla rete protesica impiantata e alla riparazione della fascia muscolare di cicatrizzare in modo ottimale”, ha informato il chirurgo.

NIENTE ANGELUS DOMANI

“Su indicazione dello staff medico e dell’assistente sanitario personale, e come desumibile dai normali tempi di decorso post operatorio in interventi di questo genere, Papa Francesco domani reciterà la preghiera dell’Angelus in privato. Si unirà spiritualmente, con affetto e gratitudine, ai fedeli che vorranno accompagnarlo, ovunque siano”, ha annunciato Bruni.

NESSUN PROBLEMA CARDIACO PER IL PAPA

“Papa Francesco non ha nessun problema cardiaco attualmente, né lo ha mai avuto in passato. Non ha mai avuto un’ischemia cardiaca o un infarto del miocardio”. A smentire categoricamente le false indiscrezioni di stampa sulla salute del Santo Padre è stato lo stesso dott. Sergio Alfieri, rispondendo alle domande dei giornalisti.
“Per questo tipo di interventi la degenza è in genere di quattro o cinque giorni”, ha spiegato Alfieri.

“Abbiamo chiesto al Santo Padre di fare una parte della convalescenza in ospedale, almeno per una settimana, in modo da permettere la cicatrizzazione della parete addominale in modo ottimale. Se nei giorni successivi all’operazione non si fa un’accurata attenzione, e la rete addominale si strappa, bisognerebbe riportarlo in sala operatoria. Se invece si fa un’attenta convalescenza non solo il Papa tornerà alla sua normale attività, ma starà meglio di prima. Per questo gli abbiamo suggerito prudenza, e lui nella sua saggezza ha accettato. In questo modo, gli permettiamo di tornare alla sua normale attività lavorativa con maggiore forza e sicurezza. Come sapete, il Santo Padre non si risparmia”.