Graditissimo regalo di Pasqua per la comunità di Ombriano. Nei giorni scorsi, infatti, è stato rimosso definitivamente il cantiere che, per oltre un anno, ha riguardato i lavori di manutenzione straordinaria della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, adesso visibile in tutto il suo splendore.
Approvato dalla Soprintendenza e da tutti gli organismi preposti, l’intervento – preceduto nel 2023 dalla sistemazione del campanile – ha interessato i tetti della chiesa e le murature di tutto il perimetro esterno: la zona del presbiterio (dove si trova l’altare maggiore), la parte semicircolare, le cappelle laterali, la facciata, la casa dei sacristi e le sacrestie. I lavori, progettati e diretti dall’architetto Gabriele Costi, si sono resi necessari a seguito delle infiltrazioni d’acqua presenti da tempo e aumentate dopo i danni causati dalle fortissime grandinate del 2022 e 2023.
I lavori ai tetti
Radicale è stata la sistemazione dei tetti, invasi da muschi e licheni e fonte di pericolo anche per la possibile circolazione delle polveri sottili di amianto. “Le lastre in Eternit – sottolinea l’architetto Costi – sono state smantellate da personale qualificato, nel pieno rispetto delle normative sanitarie vigenti. S’è poi proceduto a rinnovare il manto di copertura in legno e guaina traspirante, posizionando lastre in fibrocemento e quindi i coppi, recuperando quelli vecchi e sostituendo quelli rotti con coppi nuovi dello stesso materiale. È stata infine sistemata la lattoneria, comprensiva di canali e scossaline”.
L’intervento sulle pareti
Pulizia e restauro conservativo hanno invece riguardato le pareti della chiesa (che, ricordiamo, era stata restaurata internamente tra il 2012 e il 2014), con l’obiettivo di eliminare prima la cause di degrado e poi di consolidare lo stato di fatto, ovvero la conservazione dell’edificio. Puntualizza Costi: “Grazie al ritrovamento di alcune tracce di pellicola pittorica originale presenti in alcuni punti delle facciate dal campanile e solo dopo aver eseguito stratigrafie per individuare la coloritura tipica dell’intonaco, s’è proceduto con l’integrazione cromatica delle facciate mediante un colore simile all’originale”.
Il lavoro, andato avanti a fasi precise, ha visto l’estirpamento del materiale infestante e dei depositi di particellato atmosferico, evidenziando pure alcune parti incrostate di nero a causa di attacchi microbiologici: tutte sono state ripulite a regola d’arte. Gli elementi in cotto sono stati via via riportati alla bellezza originaria. “Lungo tutta la chiesa – aggiunge l’architetto Costi – è stato inoltre installato un impianto elettrostatico a norma per l’allontanamento dei volatili, dotato di varie centraline elettroniche collegate alla rete elettrica”.
Prima della rimozione del cantiere è stato ripassato anche lo zoccolo bianco che corre intorno alla navata e alla facciata principale.
Le maestranze e i costi
I lavori di manutenzione straordinaria della chiesa ombrianese sono stati eseguiti dalle maestranze dell’Impresa S.A.R. Edile Srl di Urago d’Oglio (Brescia) e della ditta Novelettra-Adler di Santo Stefano Ticino (Milano), mentre il restauro degli intonaci è stato affidato alla dottoressa Veronica Moruzzi.
L’ingente costo dell’intervento è coperto da specifici contributi e dalle offerte della popolazione, che continua a rispondere con generosità.
Il parroco don Gabriele Frassi ringrazia tutti e, insieme ai suoi collaboratori, organizzerà una festa di inaugurazione.