A Crema la toccante Giornata in memoria delle vittime del Covid

Un momento di commemorazione per le persone scomparse e un ricordo per tutti coloro che hanno vissuto in prima linea il dramma della pandemia. La Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid 19, organizzata da Asst Crema e dal Comune di Crema, si è svolta nel luogo simbolo della lotta alla pandemia, nel piazzale antistante la portineria dell’Ospedale Maggiore dove già l’amministrazione comunale aveva donato una scultura dedicata agli operatori sanitari cremaschi.

Il pensiero a cinque anni fa

Nello spiazzo accanto cinque anni prima era stato allestito l’ospedale militare da campo dove il personale sanitario cubano aveva prestato supporto ai nostri medici e ai nostri infermieri, come ha ricordato Giovanni Viganò, direttore della Medicina Generale di Asst Crema, all’epoca responsabile della gestione del Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore. “Momenti indelebili – ha ricordato – attimi drammaticamente incisi nel nostro vissuto che hanno messo a dura prova le nostre vite, le nostre famiglie, la nostra comunità e che ha rappresentato una sfida enorme per il nostro sistema sanitario. Abbiamo imparato molto dalla pandemia: l’importanza della solidarietà, la forza dell’impegno collettivo e del lavoro di squadra. Grazie al Comune di Crema, ma anche alle associazioni del terzo settore, a tutte le istituzioni, ai cittadini che hanno contribuito, con determinazione e speranza, a far rientrare l’emergenza. Oggi vogliamo ricordare le persone che purtroppo non ce l’hanno fatta. Un doveroso ricordo va al nostro collega Giovanni Baldi, Oss del Pronto Soccorso. Ma vogliamo omaggiare anche tutti coloro che con umano e silenzioso spirito di sacrificio hanno garantito costantemente cura e assistenza sanitaria”.

La musica, poi le parole del DG Cominelli

Molto commuovente il minuto di silenzio e la toccante esibizione con il violino del maestro Pier Cristiano Basso Ricci che ha intonato Over the Rainbow di Harold Arlen. Un momento che ha seguito i discorsi del direttore generale Alessandro Cominelli e del sindaco della città, Fabio Bergamaschi.
“Le parole incise sulla scultura dedicata dalla città al personale sanitario – commenta Cominelli – sono lì a ricordarci tutta l’umanità e la generosità con la quale i nostri operatori si sono dedicati alla cura e alla lotta alla pandemia, in prima linea nei lunghi mesi dell’emergenza, ma anche nei mesi successivi nell’allestimento celere ed efficiente dell’hub vaccinale. La mia esperienza è simile a quella di tanti di voi: l’angoscia, la paura per un familiare ricoverato, l’attesa di buone notizie che non arrivano, la speranza che la situazione migliori, il lavoro incessante per provare a fare la tua parte. Ricordi profondi, incisi nella memoria, che acquistano nuovo significato solo se lasciamo che alimentino la ripartenza. Voltare pagina significa fare tesoro dei preziosi insegnamenti. Il metodo di lavoro, la condivisione di intenti, lo spirito solidaristico ma anche una nuova consapevolezza sulla delicatezza del mestiere del prendersi cura del prossimo. Abbiamo il dovere morale di portare quotidianamente rispetto al personale sanitario che si dedica alla cura con la stessa abnegazione e passione che ha dimostrato nei momenti terribili del Covid. Non dimentichiamolo”. E un ricordo è andato al dottor Luigi Ablondi, già direttore generale a Crema e vittima del Covid.

L’intervento del sindaco Bergamaschi

“Sono passati cinque anni da quel marzo che – ha dichiarato il sindaco Fabio Bergamaschi – ha segnato profondamente la nostra comunità, il nostro Paese e il mondo intero. Cinque anni da quando abbiamo vissuto giorni di dolore, paura e incertezza, ma anche di straordinaria solidarietà e resilienza. Oggi ci ritroviamo, ancora una volta, in questo giorno di memoria e raccoglimento per rendere omaggio alle vittime della pandemia da Covid-19. Con le bandiere abbassate a mezz’asta e il cuore colmo di commozione, ricordiamo le tante persone che ci hanno lasciato. Ogni nome, ogni volto, ogni storia è incisa nella memoria collettiva della nostra città e del nostro Paese. Il nostro pensiero oggi va alle loro famiglie, a chi ha perso un genitore, una sorella, un fratello, un amico e ancora porta nel cuore il peso di quell’assenza. A loro ci stringiamo con affetto e vicinanza. Ma in questo giorno non possiamo dimenticare coloro che, con instancabile dedizione, hanno lottato contro il virus: i medici, gli infermieri, il personale sanitario e amministrativo, i volontari, le Forze dell’ordine e tutti coloro che, anche nei momenti più bui, hanno continuato a servire la comunità. Il loro sacrificio resterà per sempre un esempio alto di altruismo e umanità”.

La testimonianza di Tacca e il messaggio del Vescovo

Toccante anche la testimonianza di Mariarosa Tacca, coordinatrice della Pneumologia di Asst Crema e la preghiera di don Attilio Premoli, vicario del vescovo monsignor Daniele Gianotti che ha portato i suoi saluti e la sua preghiera. La cerimonia si è chiusa sulle note di Halleluja di Leonard Cohen, eseguita al violino dal maestro Basso Ricci.
Erano presenti l’Ordine dei medici, le forze dell’Ordine, le associazioni del terzo settore, la provincia di Cremona, numerosi sindaci del territorio, medici, infermieri e personale sanitario e sociosanitario.