Beni confiscati alla mafia, Regione vicina ai piccoli Comuni

“Il 6 marzo la Commissione speciale Antimafia di Palazzo Pirelli ha approvato all’unanimità una risoluzione, da presentare alla prossima seduta di Consiglio regionale, per la modifica dell’erogazione dei fondi ai piccoli Comuni, da utilizzare per la messa a norma degli immobili sequestrati alla mafia. Il recupero di questi beni, spesso non in condizioni ottimali, ha particolare rilevanza anche nella nostra Regione, che è al quinto posto per le confische; troppo spesso però gli Enti Locali al di sopra dei 5.000 abitanti non sono in grado di far fronte alle spese di ristrutturazione”. Così il consigliere regionale della Lega Riccardo Vitari, membro della Commissione speciale Antimafia, anticorruzione, trasparenza ed educazione alla legalità del Pirellone, indicato correlatore della risoluzione.

Proposta intelligente

“La Giunta Fontana ha sempre profuso un grande impegno per la promozione della cultura della legalità e la restituzione alle comunità territoriali dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Grazie alla collaborazione con Anci Lombardia, è attivo uno sportello dedicato rivolto ai Comuni e agli enti del Terzo settore per favorire concretamente il processo di recupero dei beni confiscati al fine di ottimizzare e monitorare il processo di riutilizzo dei beni stessi”. Con il documento preparato dalla Commissione, grazie a un lavoro condiviso tra maggioranza e minoranza, “chiederemo alla Giunta e nello specifico all’assessore La Russa di rivedere i criteri per l’erogazione dei contributi regionali, anche valutando le proposte suggerite dagli stakeholder istituzionali e del terzo settore che abbiamo audito in Commissione. Invitiamo altresì a valutare un’eventuale modifica normativa per la rimodulazione dei parametri per i soldi da stanziare, inserendo anche forme di premialità e criteri preferenziali per i progetti di riutilizzo sociale”.

Valore rieducativo

“Restituire alle nostre comunità questi beni tolti al mondo criminale – conclude Vitari – è un’operazione di grande valore rieducativo, perché crea opportunità occupazionali ed è di stimolo alla partecipazione civile, all’inclusione sociale, all’accoglienza e alla solidarietà, oltre che rappresentare un presidio territoriale di sicurezza. Tema importante nel quale sono orgoglioso di essere correlatore”.