Ipazia. Quando la Biologia incontra la Fisica

L’associazione Ipàzia propone al suo pubblico mercoledì 12 marzo alle 21, in occasione della “Giornata della Scienza” organizzata dall’Istituto Raccheti-da Vinci di Crema, una conferenza, presso la sala Pietro da Cemmo del Centro Culturale Sant’Agostino, museo di Crema dal titolo: Quando la biologia incontra la fisica in oncologia: come comunicare la complessità.

Nel complesso mondo dell’oncologia, la collaborazione tra biologia e fisica sta svelando nuovi e sorprendenti aspetti del comportamento delle cellule tumorali. Immaginate uno stormo di uccelli o un banco di pesci: le cellule del carcinoma mammario migrano in modo collettivo e coordinato, muovendosi all’unisono come un’unica entità.

Il processo cellulare

Sorprendentemente, per raggiungere questo stato, queste cellule possono comportarsi come un fluido, una caratteristica che facilita la diffusione del cancro nel corpo. Recentemente, è stato dimostrato come le cellule di cancro al seno passino da uno stato solido a uno liquido durante la migrazione e il loro viaggio verso la formazione di metastasi.

I ricercatori hanno utilizzato sistemi di analisi tipicamente impiegati per lo studio del moto degli stormi di uccelli, cercando di svelare i meccanismi fisici e molecolari che guidano questa transizione materica del tumore. In modo altrettanto sorprendente, questa transizione di stato, simile allo scioglimento del ghiaccio, comporta stress meccanici che possono portare alla rottura di alcuni organelli cellulari e al rilascio di DNA. Questo rilascio può potenzialmente attivare il sistema immunitario, rivelando come un tumore non sia solo guidato da alterazioni genetiche, ma anche da perturbazioni del suo stato fisico.

Questa integrazione tra biologia e fisica non solo rivela la complessità dei meccanismi che il tessuto neoplastico utilizza per sfuggire ai controlli dell’organismo e diffondersi, ma pone anche una sfida su come comunicare efficacemente tale complessità.

Comprendere e spiegare queste interazioni interdisciplinari è fondamentale per sviluppare nuove strategie terapeutiche e migliorare la comunicazione scientifica verso un pubblico più ampio.

Relatore Giorgio Scita

Allo scienziato Giorgio Scita, (autore di oltre 100 pubblicazioni) sono legati diversi studi che approfondiscono la conoscenza dei meccanismi attraverso i quali una cellula percepisce il mondo esterno e ne traduce i segnali, in risposta ai quali modifica il proprio comportamento, soprattutto quello migratorio.

In particolare, a lui si deve la scoperta che ha messo in luce la fondamentale connessione tra la capacità delle cellule tumorali di muoversi, anche con modalità differenti, e un processo cellulare, l’endocitosi, tradizionalmente considerato attivo in tutt’altri eventi cellulari.

Scita, biologo cellulare esperto delle dinamiche di movimento delle cellule, dirige all’IFOM l’unità di ricerca Meccanismi di migrazione delle cellule tumorali.

Professore associato di Patologia Generale presso la Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Milano, è tra gli scienziati italiani più produttivi e citati. È vincitore del prestigioso grant advanced ERC (2011) ed è stato nominato Membro dell’EMBO dal 2014. L’invito a partecipare all’incontro è aperto a tutti.