Il celebre pittore manierista cremonese Giulio Campi (1500 circa-1572), operò a Soncino nella chiesa carmelitana di Santa Maria delle Grazie, extra moenia, intorno al 1530. Tra le insigni produzioni artistiche i sei ‘unghioni’ del catino absidale che andarono a ricoprire, nella stessa posizione, i precedenti affreschi di artista sconosciuto. Opere riconsegnate alla comunità soncinate sabato dopo un attento restauro.
Nel 1960 venne attuata la complessa operazione dello strappo che riportò alla luce la

decorazione ad affresco precedente. Gli unghioni vennero collocati su tela e fissati ad un supporto ligneo. Purtroppo, nella fase dello strappo, le opere subirono una lacerazione in alcuni punti. Vennero collocati all’interno del convento carmelitano, lungo uno scalone, in un luogo non consono e molto umido per la conservazione. Ciò ha provocato un ammaloramento che ha reso necessario l’intervento di restauro, operato dalla scuola di Botticino, che ha riportato le opere all’antico splendore. Gli ‘unghioni’ sono temporaneamente custoditi nella cappella della Ss. Trinità della chiesa di Santa Maria Assunta, in attesa del riassetto strutturale della chiesa originaria, e sono visibili negli orari di apertura della Chiesa, dalle ore 7 alle 19. Raffigurano immagini di santi protettori dell’Ordine carmelitano: sant’Alberto magno, sant’Andrea Corsini, sant’Angelo di Gerusalemme, san Cirillo d’Alessandria, il profeta Elia ed il profeta Eliseo.
Approfondimenti su Il Nuovo Torrazzo di sabato 1 marzo