Nella Giornata della Memoria gli alunni del Liceo Dante Alighieri della Fondazione Manziana hanno allestito una mostra a ricordo dell’olocausto all’interno della stessa scuola. E si sono fatti promotori di illustrare a tutti gli alunni delle superiori e della quinta Primaria quanto è avvenuto in quei drammatici eventi, conclusi proprio 80 anni fa, il 27 gennaio 1945 con la liberazione del campo di Auschwitz.
Tre cartelloni e un’aula
Hanno spiegato l’inconcepibile dramma con tre cartelloni, il primo a illustrazione del contesto storico, il secondo dei treni della morte, il terzo della vita nei campi nazisti.
In quest’ultimo hanno spiegato quali erano le tipologie di campi nazisti, come si svolgeva la vita al loro interno e quali erano le possibilità di morte (dalle camere a gas, alle malattie, alle torture, alla fame). Inoltre il colore degli abiti e dei triangoli appesi al petto che indicavano le categorie dei deportati. Dovevano infatti essere subito identificate (per gli ebrei, la stella gialla a sei punte).
Ma in particolare gli studenti hanno voluto illustrare, con il secondo cartellone, i treni della deportazione. Cosa avveniva al loro interno. Come erano strutturati. Le difficili condizioni di vita: il dover usare – ad esempio – semplici recipienti come servizi igienici per tutti. Com’era l’arrivo nei campi.
Un’aula della scuola è stata allestita per simulare un vagone della deportazione, con paglia, secchi, coperte e teli neri per oscurare. All’interno della sala uno schermo in cui è stato proiettato un video (sempre allestito dagli stessi liceali) per mostrare agli alunni invitati i drammi dell’olocausto.