Il 27 gennaio del 1945 truppe dell’Armata Rossa irruppero nel campo di sterminio di Auschwitz liberando chi ancora vi era detenuto e sancendo la fine dell’Olocausto, il genocidio ebreo messo in atto nel corso del Secondo Conflitto Mondiale dalla follia nazista. Quella data è divenuta ricorrenza internazionale per ricordare ciò che mai più deve accadere. La Giornata della Memoria vuole commemorare le vittime di quel massacro e onorare chi, a rischio della propria vita, protesse i perseguitati.
Dal 2005 il 27 gennaio è divenuto giorno simbolo, una sorta di monito per perpetuare il ricordo e combattere l’antisemitismo. Nelle città e nei territori la Giornata si celebra con momenti di riflessione, incontri, approfondimenti che possano contribuire a comprendere quanto accadde e quanto male l’uomo è in grado di farsi e di fare ai propri fratelli.
Romanengo
A Romanengo la scuola secondaria di primo grado commemorerà la Giornata della Memoria lunedì 27 gennaio con uno spettacolo teatrale allestito e realizzato dagli alunni delle classi terze. La proposta sarà aperta a tutti gli studenti e i docenti del plesso.
A seguire, gli alunni delle classi terze parteciperanno al momento di commemorazione presso la piazza del municipio del paese su invito delle associazioni e dell’amministrazione comunale di Romanengo.
Castelleone
A Castelleone, oltre al lavoro delle scuole sui temi dell’inclusione, del rispetto, della democrazia e della libertà, Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia), Associazione Nazionale Divisione Acqui e Comune propongono due momenti distinti in occasione della Giornata della Memoria. Il primo è in programma venerdì 31 gennaio. Alle ore 21 in sala Leone Emanuele Edallo, ricercatore di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Milano, presenterà il suo libro Il razzismo in cattedra – L’Università di Milano e la persecuzione degli ebrei. Lo studioso, le cui ricerche riguardano principalmente l’antisemitismo, la Shoah e la deportazione, parlerà della sua ultima fatica letteraria e della condizione degli ebrei anche negli atenei.
Il secondo momento che vuole stimolare la riflessione è la visita al memoriale della Shoah ‘Binario 21’ presso la Stazione Centrale di Milano. Un binario nascosto che serviva per caricare su carri bestiame centinaia di ebrei diretti verso i campi di sterminio. Domenica 16 febbraio Anpi accompagnerà chi vorrà comprendere e conoscere quanto dolore e quanta morte ha provocato l’indifferenza, parola che accoglie i visitatori del memoriale, presso quello spazio divenuto museo. Un museo che parla di vita e di morte, di sogni infranti e di dolore, nel cuore di una Milano che continuava a correre, inconsapevole, o forse no, di quel che stava accadendo.