Teatro San Domenico. “Trappola per topi”, più di un giallo

Un momento di "Trappola per topi", andato in scena ieri sera al teatro San Domenico

La stagione teatrale del San Domenico prosegue e registra un nuovo sold out. Nella serata di ieri, giovedì 16 gennaio, è andato in scena Trappola per topi di Agatha Christie. Si tratta di una traduzione di un adattamento di Edoardo Erba.
In un teatro gremito, le luci si sono spente, occhi di bue accesi sul sipario ancora chiuso, il grido di una donna fuori campo e l’annuncio alla radio di un omicidio a Londra. Così il pubblico è stato immediatamente immerso in questo giallo ambientato nella Locanda del cacciatore. La scenografia ne ha costruito il salotto, arredato ad hoc con annesse corna di cervo sulle pareti e delle vetrate che affacciavano su un paesaggio completamente ricoperto dalla neve fitta che continua a scendere isolando la locanda e chi vi trova ospitalità.
Proprio nel salotto prende vita tutta la narrazione, che ha visto anche momenti ironici, soprattutto con la comparsa di alcuni personaggi.
La storia porta in scena molto più di un episodio di cronaca nera. Ci sono anche conflitti (tra marito e moglie), le ferite esistenziali (l’abbandono, la violenza subìta), i segreti e la pazzia.
Uno spettacolo in cui non sono mancati colpi di scena, proprio come piaceva alla maestra del giallo.
“Nonostante l’ambientazione d’epoca e tipicamente british, il racconto e la trama possono essere vissuti come contemporanei, senza obbligatoriamente appoggiarsi sul già visto, un po’ calligrafico e o di maniera, fatto spesso di boiserie, kilt, pipe e tè” commenta il regista Giorgio Gallione.