Cyberbullismo. Cr.Forma: il murale per Vincent per dare voce alle vittime dell’odio social

“Vincent per sempre. I believe in you guys”. Un murale contro il bullismo e il cyberbullismo colora il muro della sede di Crema di Cr.Forma, fa memoria di Vincent Plicchi, vittima di cyberbullismo, e consegna a giovani e non giovani un messaggio di speranza. È stato inaugurato ieri, alla presenza della direttrice della sede di Crema di Cr.Forma, Chiara Capetti, del padre di Vincent, Matteo Plicchi, dei partner Gian Maria Ragazzetti, titolare della Eleven Ink Academy, Davide Bolzoni dell’associazione Stefano Cerullo e degli studenti referenti del progetto contro il bullismo, il murale realizzato per dare voce “all’urlo di dolore” di tanti giovani che molto spesso si trovano soli ad affrontare la violenza e la discriminazione in rete e sui social network.

La storia di Inquisitor Ghost e il murale

Il progetto ha visto il coinvolgimento di trenta alunni e alunne del Centro di formazione professionale. A loro, il padre di Vincent, affiancato dai docenti, ha raccontato la drammatica storia del figlio, sui social Inquisitor Ghost, 23enne tatuatore di Bologna che un anno fa si è ucciso in diretta su Tik Tok dopo essere stato vittima di una campagna di odio in rete. Una vicenda che ha scosso la comunità digitale e non solo, accendendo i riflettori su una piaga sociale e innescando una riflessione sugli strumenti da mettere in campo per impedire che comportamenti violenti e di prevaricazione continuino ad accadere. A seguito della testimonianza, gli studenti e le studentesse di Cr.Forma sono stati coinvolti nella realizzazione del murale, già presente nelle città di Olbia e di Bologna. Hanno coordinato i lavori gli artisti Qza e Skase.

Il bullismo è un grido della società

All’inaugurazione erano presenti anche i motociclisti della Toy Run, organizzata dalla Big Red Machine Cremona, che hanno voluto sostenere il progetto. “Si parla spesso di bullismo e di cyberbullismo – le parole di Capetti – ma quello che non sempre arriva è che dietro ad ogni vittima di bullismo, c’è una storia che chiede di essere ascoltata, un cuore che merita di essere protetto, un sogno che rischia di spegnersi. C’è però anche una forza nascosta, quella che permette di rialzarsi nonostante tutto, di trasformare il dolore in coraggio e la solitudine in determinazione. Ogni gesto di bullismo è una scelta ma anche non fare nulla lo è. Il bullismo non è mai solo una questione personale. È un grido della società che ci invita a riflettere su chi siamo e su chi vogliamo essere. Oggi siamo qua, perché noi, Cr.Forma, comunità scolastica di alunni e docenti dal cuore grande e pulsante, scegliamo di essere il cambiamento e  di costruire con voi un mondo in cui nessuno debba sentirsi così piccolo per far sentire tanto grande qualcun altro. Dove tutti i Vincent trovino un posto sicuro di fronte a un’ingiustizia che sembra non avere fine, per non rendere invisibile la ferita che segna l’anima di chi è vittima”.

La scuola inaugura la panchina gialla

“Il cyberbullismo è un fenomeno vivo – ha commentato Plicchi -. Dare un messaggio come questo in un luogo pieno di giovani è fondamentale: è un modo per dare un segno a questi ragazzi. Si tratta dell’inizio di un percorso che va continuato, per mio figlio e per tutte le persone che subiscono persecuzioni sui social. Perché la gogna mediatica si trasforma in un dito puntato nella vita quotidiana”. Il percorso, anche a Cr.Forma, infatti, continua. Il 7 febbraio 2025, in occasione della Giornata Nazionale, verrà inaugurata all’interno della scuola una panchina gialla, simbolo della lotta al bulllismo e cyberbullismo e dell’aggregazione antiviolenta, senza discriminazioni.