Compagnia teatrale I Guitti. Domani, al San Domenico, con “Il Fu Mattia Pascal” per le scuole

Una scena de "Il Fu Mattia Pascal"

Dopo il grande successo degli spettacoli delle scorse stagioni la storica compagnia teatrale I Guitti torna al teatro San Domenico di Crema. L’appuntamento è per domani mattina, mercoledì 11 dicembre, con lo spettacolo “Il Fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello per le scuole.
Un’unica mattinata, che si inserisce nella lunga tournée iniziata a fine ottobre e che porterà lo spettacolo in 20 città italiane, per un totale di circa 40 repliche e circa 10.000 spettatori. Drammaturgia Nadia Buizza, regia Giacomo Colli, ripresa da Stefano Micheletti con Stefano Micheletti Mattia Pascal e con Marianna Chiaramonte Romilda / Caporale, Francesca Macci Vedova Pescatore / Adriana, Floriano Negri Batta Malagna / Paleari / Lenzi e Alessandro Peli Pomino / Papiano; scene e costumi Giacomo Andrico, musiche Astor Piazzolla, scenografo collaboratore Rossella Zucchi, realizzazione scene Pier Emilio Gabusi, realizzazione costumi Studio Emanuela Marini, foto di scena Francesca Danzini.

I Guitti

Il nucleo della compagnia è formato da una “famiglia d’arte” del Teatro girovago italiano:
Micheletti-Zampieri, una delle pochissime superstiti, che è in arte dall’Ottocento, da quando nel 1888 inizia la “dinastia comica” Giuseppe Zampieri, consolidata poi da Pietro Luigi Pirandello e Lina Zampieri, genitori dell’attuale direttore: Adolfo Micheletti, il quale deve quindi al nonno le sue origini teatrali. “Guitti”, dunque, che hanno vissuto tanto teatro e di quello più sofferto, quello delle troupes itineranti che, nei loro teatri viaggianti, i Carri di Tespi, hanno toccato le più sperdute sponde della nostra Penisola; quelle che Renato Simoni ricordava lavorare: “In quel tramestio, tra quella polvere, nell’incerta sorte, tra la penuria e l’iperbole, tra gente nutrita di aspro cibo e dolci applausi”.
Sopravvivono alle miserie, alle rovine dei due conflitti mondiali, all’abbandono della provincia; recitano” I figli di nessuno” e “La morte civile” accanto a D’Annunzio e Victor Hugo; hanno cinquanta, sessanta “lavori di repertorio”, che danno, sera per sera, in ogni piazza.
Moltissimi di questi comici, che hanno rappresentato una delle più chiare forme di vita della nostra cultura popolare, finiscono questo antico vagabondaggio, iniziato nella seconda metà dell’Ottocento, intorno agli anni Sessanta.
La Compagnia teatrale I Guitti, rifondata nel 1975 da Adolfo Micheletti e Nadia Buizza col proposito di recuperare l’antica tradizione “guitta” alla luce della nuova temperie sperimentale degli anni ’70, nel corso del tempo ha proposto una peculiare reinterpretazione dei classici. Ad Adolfo, direttore della Compagnia e capocomico, si sono affiancati negli anni anche il fratello Luciano, la madre Lina Zampieri, gli zii Luciana, Armando e Aldo Zampieri e, infine, i figli Marco, Stefano e Luca Micheletti. In più di trent’anni la compagnia teatrale I Guitti ha debuttato di fronte centinaia di migliaia di spettatori, allestendo uno o più titoli a stagione e mantenendo un nutrito repertorio, fatto ormai rarissimo nel panorama teatrale nazionale. I Guitti il loro posto in palcoscenico lo hanno conquistato.