Prevenire la siccità potenziando, adeguando ed efficientando le strutture idriche. È l’obiettivo del PNIISSI (Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico) che ha premiato la progettazione di Padania Acque nel territorio. Ad averne benefici saranno, tra gli altri, i Comuni di Rivolta d’Adda, Vailate, Agnadello, Spino d’Adda, Pandino e Palazzo Pignano. Grazie a un finanziamento da parte del PNIISSI che coprirà la quasi totalità dei costi dei tre progetti di Padania Acque candidati per poco meno di 68milioni di euro, i sei acquedotti a servizio degli altrettanti centri dell’Alto Cremasco saranno sostituiti da un unico sistema idrico con potabilizzatori più grandi, più efficienti e di facile gestione. In un piano di progettazione e intervento anche trentennale, andranno anche a beneficio del territorio Cremasco parte dei 13 miliardi di euro stanziati dal Mit (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) a favore del PNIISSI.
La buona notizia è stata comunicata questa mattina ai sindaci dei sei centri e alla stampa dall’amministratore delegato di Padania Acque, Alessandro Lanfranchi, nell’ambito di un incontro svoltosi a Rivolta. L’Ad ha aggiunto: “I primi interventi si verificheranno in fase progettuale intorno al 2025, mentre la cantierizzazione tra il 2027 e 2029. Gli altri progetti riguarderanno la realizzazione del sistema idrico unico nei Comuni di Offanengo, Romanengo, Crema, Madignano, Izano e Castelleone e del sistema idrico unico nei Comuni di Soresina, Casalmorano, Cappella Cantone e Annicco”.
Approfondimenti su Il Nuovo Torrazzo di sabato 14 dicembre