Per il mese di settembre i viaggiatori lombardi di 24 direttrici ferroviarie di Trenord su 40 beneficeranno dell’indennizzo per soppressioni e ritardi, un dato peggiore di quello dello stesso mese del 2023, quando le linee interessate erano 18. “Questi dati non fanno che confermare l’andamento sempre più negativo del servizio ferroviario in Lombardia, proprio come segnalato quotidianamente anche dai nostri pendolari – commenta il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni – e infatti tutte le quattro linee cremonesi risultano bocciate: la Cremona-Treviglio con il 17,12%, la Brescia-Piadena-Parma con il 12,54%, la Brescia-Cremona con il 10,31% e la Mantova-Cremona-Lodi-Milano con il 12,71% di treni con ritardo superiore ai 15 minuti o soppressi. Nel settembre dello scorso anno, quando c’era ancora il bonus, solo una linea era stata bocciata, la Brescia-Piadena-Parma”.
Puntalità diminuita
“Nonostante i molti treni nuovi, per paradosso, la puntualità negli anni è diminuita dall’84,2% del 2017 all’82% del 2023 – attacca il consigliere dem -. Significa che diciotto treni su cento, e sono soprattutto quelli nelle ore di punta, arrivano tardi. Il 2024 non è certo andato meglio e i dati di settembre lo dimostrano. Non è bastato neppure cambiare il sistema di monitoraggio per nascondere le criticità dei servizi. Anche se la puntualità non viene più misurata entro i cinque minuti di ritardo, ma entro il quarto d’ora, le linee soggette a indennizzo non fanno che aumentare. Che cosa sarebbe successo se ci fossero ancora i bonus che consideravano i ritardi entro i cinque minuti? È la conferma che il bonus, e con lui l’automatismo del rimborso, è stato eliminato perché in questi mesi avrebbe svuotato il bilancio della regione. La verità è che i pendolari sono sempre più penalizzati, senza prospettive di miglioramento”.