Pandino. Casearia, settant’anni con le mani nel latte

1954-2024. Sono trascorsi settant’anni da quando la Scuola Casearia di Pandino ha cominciato a far parlare di sé, a formare allievi che poi non hanno mai incontrato difficoltà a inserirsi nel mondo produttivo, dove hanno svolto e stanno svolgendo attività interessanti, occupando posti di rilievo. Un compleanno che non poteva passare inosservato; difatti è stato festeggiato con iniziative interessanti cui hanno preso parte anche parecchi ex allievi. Settant’anni con le mani nel latte sono tanti, ma questa realtà, unica nel suo genere in Italia, vuol scrivere tante altre belle pagine della sua interessante storia.
Domenica scorsa in castello, nella sala banchetti, spazio significativo, sede utilizzata a mensa dai convittori e semiconvittori sino a qualche anno fa, è stato organizzato un incontro, moderato dall’insegnante e giornalista Ilario Grazioso, dove testimonianze sentite si sono alternate a letture e proiezione di video, cui ha fatto seguito l’apertura delle mostre di fotografie e strumenti d’epoca riguardanti la Scuola. Il sindaco Piergiacomo Bonaventi, sottolineando la marcata presenza di “ex studenti a rappresentare l’attaccamento che c’è nei confronti della Casearia”, s’è auspicato, certo di interpretare il pensiero di tutti, che “la scuola prosegua sempre su questa strada”. Il primo cittadino del borgo, assieme all’assessore alla cultura Federica Galasi, ha poi donato alla Casearia una targa a ricordo del settantesimo di fondazione.

Approfondimenti su Il Nuovo Torrazzo di sabato 30 novembre