S’è parlato di Terzo Settore tra disabilità, lavoro sociale, casa, domiciliarità e altro nell’incontro organizzato l’altro giorno – con tutti gli attori protagonisti cremaschi – dal consigliere regionale Matteo Piloni (Pd). “Ho fortemente voluto questo momento – per il quale ringrazio l’assessore regionale alle Politiche sociali Elena Lucchini per la disponibilità – soprattutto per dare la possibilità alle realtà del Terzo Settore di interloquire direttamente con Regione Lombardia e portare le loro istanze, che sono le istanze del territorio. Un modo per accorciare le distanze e prenderci degli impegni con un settore che è fondamentale per non lasciare solo le persone, e al quale le Istituzioni e la politica devono dare supporto e risposte, spiega Piloni. Al Centro San Luigi c’erano più di 40 associazioni e realtà locali. Tra le autorità, il presidente dell’Area Omogenea cremasca Gianni Rossoni, il sindaco Fabio Bergamaschi, il consigliere regionale Riccardo Vitari (Lega), il direttore di Comunità sociale cremasca Davide Vighi; quello della Fondazione Benefattori Cremaschi Gianni Risari e la direzione di Asst Crema con Carolina Maffezzoni.
Unità per affrontare le sfide
L’assessore Lucchini ha definito il ritrovo “un momento importante d’ascolto; quando si parla di territorio non c’è colore politico che tenga. Serve unità da parte nostra per fornire delle risposte adeguate”. Per la disabilità erano in sala realtà come Fondazione Alba Anffas Crema, Diversabilità, Gruppo di inclusione lavorativa, Comitato Crema Zero Barriere e altre. Tra i temi toccati il lavoro giovanile e la formazione del personale docente. Da più parti è stato ravvisato che se è vero che la sinergia con le scuole è fondamentale, “spesso gli insegnanti non hanno la giusta preparazione per affrontare le disabilità”. La cooperativa Arcobaleno ha insistito sulla scarsa attrattività del lavoro sociale, che andrebbe reso più appetibile. Da parte sua l’assessore di Crema al Welfare e alla Coesione sociale, Anastasie Musumary, è tornata sull’aumento di disagi e fragilità, evidenziando “l’enorme richiesta di aiuto che proviene dalle famiglie”. I Comuni faticano. La richiesta a Regione è di considerare queste difficoltà, nella certezza che il Comune trova negli enti del Terzo Settore “partner che permettono di rispondere in maniera immediata alle problematiche sociali”. La Caritas diocesana, con il direttore Claudio Dagheti, ha acceso i riflettori sulla problematica dell’abitare.