Madonna di Guadalupe: celebrazione religiosa in cattedrale e festa culturale con gruppi folkloristici

Balli, musica e abiti tradizionali contraddistinguono la celebrazione in onore della Madonna di Guadalupe. Una festa religiosa sì, ma anche culturale aperta a tutta la città e che oggi, sabato 7 settembre, ha animato il cuore di Crema. A organizzare la comunità latinoamericana del Cremasco, in collaborazione con la Consulta Intercultura di Crema, con la Diocesi e gli assessorati alla Coesione sociale e alla Cultura.

Santa Messa in cattedrale

La festa è iniziata con una Santa Messa in lingua spagnola poco dopo le 14.30 in cattedrale. A celebrare don Roberto Sangiovanni – parroco di Montodine e già missionario in Guatemala – di fronte a un gruppo di fedeli, la maggior parte di origini boliviane e peruviane. Presenti anche alcuni cremaschi.
Sull’altare una piccola teca contenente una statua della Madonna di Guadalupe, successivamente trasportata da due uomini sulle spalle durante il corteo snodatosi fino al Parco del Serio. Ai suoi piedi dei bellissimi fiori colorati, elemento non secondario: all’inizio di dicembre del 1531, appare ben tre volte al giovane indio Juan Diego e gli chiede di recarsi dal vescovo per comunicare la sua richiesta di costruire “la sua piccola casa sacra”. Il giovane non viene creduto e il 12 dicembre 1531 la Vergine gli appare di nuovo e lo invita a salire sulla collina e a raccogliere fiori. E’ inverno, eppure Juan la ritrova ricoperta di fiori umidi di rugiada: i fiori di Castiglia. La Vergine aiuta a riempire il suo mantello con quei fiori e il giovane indio li porta al vescovo, davanti al quale i fiori cadono svelando l’immagine della Madonna, raffigurata in piedi, con le mani giunte, il volto leggermente piegato e gli occhi socchiusi.

Balli e musica con i gruppi folkloristici

Alla cerimonia religiosa è seguito un momento folkloristico, che ha richiamato l’attenzione di molti cremaschi. Bimbi e adulti si sono fermati per osservare e scattare alcune foto. Hanno colto l’occasione per avvicinarsi e aprirsi alla conoscenza di una cultura diversa. Di questo gli assessori possono andarne fieri. L’assessora Anastasie Musumary, durante la conferenza stampa di presentazione del programma, aveva dichiarato: “La diversità culturale è una ricchezza e va promossa per abbattere quei stereotipi creati dalla non conoscenza”. Obiettivo centrato.
Da piazza Duomo si è formato un corteo, aperto dalla statua e seguito da nove gruppi folkloristici. Latinoamericani provenienti da tutta Italia che, indossando abiti tradizionali e colorati, hanno ballato su melodie tipiche. Le danze, accompagnate da suono di tamburelli e canti, racchiudono le origini di una cultura ancestrale e dalle influenze coloniali.
La festa della Madonna di Guadalupe è stata applaudita anche da alcuni commercianti, felici che la città sostenga l’organizzazione di eventi simili volti a promuovere l’inclusione.