Questa mattina, dopo aver celebrato la messa in privato, il Papa si è congedato dal personale e dai benefattori della nunziatura apostolica di Giacarta (capitale dell’Indonesia). Si è trasferito in auto all’aeroporto internazionale Soekarno-Hatta dove ha avuto luogo la cerimonia di congedo dall’Indonesia.
Al suo arrivo all’aeroporto, il Papa è stato accolto dal ministro per gli Affari religiosi. Dopo il saluto delle rispettive delegazioni e del seguito locale, il Santo Padre è partito, alle ore 10.37 (5.37 ora di Roma), diretto a Port Moresby, in Papua Nuova Guinea. È la seconda tappa del suo viaggio in Asia e Oceania.
L’atterraggio a Port Moresby è previsto dopo circa 6 ore di volo. Subito dopo la partenza dall’aeroporto di Giacarta, il Papa ha fatto pervenire al presidente della Repubblica di Indonesia, Joko Widodo, un telegramma. Vi si legge: “A conclusione della mia visita in Indonesia, desidero esprimere la mia profonda gratitudine a sua eccellenza, alle autorità locali e a tutti gli indonesiani per l’assistenza e i numerosi gesti di fraternità a me rivolti nei giorni passati. Proseguendo il mio viaggio apostolico in Papua Nuova Guinea, Timor Leste e Singapore, sorvolerò lo spazio aereo indonesiano in diverse occasioni. Ogni volta, ricorderò intensamente il suo Paese, sul quale volentieri invoco abbonanti benedizioni divine”.
ARRIVO A PORT MORESBY
Il Papa è atterrato a Port Moresby, intorno alle 19 (le 11 ora di Roma). Al suo arrivo all’aeroporto, è accolto dal vice primo ministro e da due bambini in abito tradizionale che gli hanno offerto dei fiori. Dopo la Guardia d’onore, l’esecuzione degli inni e l’onore alle bandiere, la presentazione delle rispettive delegazioni, al termine della quale Francesco si congeda dal vice primo ministro e si trasferisce in auto alla nunziatura apostolica.