“Sono scivolata e cadendo mi sono rotta il femore”. Ma chi è il vero colpevole della frattura? La caduta o il cedimento dell’osso indebolito dall’osteoporosi? In prima battuta non è sempre facile dirlo perché l’osteoporosi è una minaccia silente: una malattia dell’apparato scheletrico che deteriora la micro-architettura del tessuto osseo, aumentandone la fragilità.
Come fare prevenzione per ridurre l’eventualità di nuove fratture? E come curare al meglio i pazienti? La risposta arriva dall’apertura del nuovo servizio multidisciplinare “Fragility Fracture Unit” dell’ASST di Bergamo Ovest, presso l’ospedale di Treviglio-Caravaggio.
Da settembre a disposizione il nuovo servizio
“A partire da settembre – spiega il dott. Palazzo – l’ASST Bergamo Ovest metterà a disposizione della popolazione un servizio dedicato di gestione delle persone fratturate con osteoporosi. Il nuovo Centro potrà prendere in carico i pazienti con diagnosi di frattura da fragilità ossea fin dal momento del loro arrivo in Pronto Soccorso e un’equipe multidisciplinare di specialisti guiderà il paziente lungo un percorso di cure articolato nel tempo”.
Nato presso l’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale, questo nuovo servizio si avvale delle competenze dei diversi medici specialisti aziendali che ruotano attorno alla gestione del paziente fratturato e la collaborazione permetterà l’ottimizzazione di percorsi specifici per la cura e la riabilitazione degli infortunati, solitamente over 65.
“Ringrazio i professionisti promotori di questa iniziativa, il dott. Raymond Klumpp, direttore della SC Ortopedia e Traumatologia e la dott.ssa Giuseppina Resmini, medico ortopedico con pluriennale esperienza nella gestione delle malattie metaboliche dell’osso e osteoporosi” conclude Palazzo.
Accesso automatico all’arrivo in PS oppure tramite ambulatori e percorsi
Il nuovo servizio multidisciplinare “Fragility Fracture Unit” dell’ospedale di Treviglio-Caravaggio, facendo da apripista nell’ambito della Sanità italiana, ha lo scopo di rispondere concretamente e con la massima efficienza ai bisogni sanitari del numero sempre crescente di soggetti fratturati per fragilità ossea del nostro Paese.
Offre quindi un percorso ideale e virtuoso per ogni paziente fratturato, sia in fase acuta, sia riabilitativa. Un percorso strutturato a priori, grazie all’esperienza degli specialisti dell’ospedale, nel quale il paziente sarà inserito automaticamente al suo primo arrivo in Pronto Soccorso. L’accesso potrà avvenire anche tramite gli ambulatori già attivi oltre che mediante gli appositi percorsi interni.
Questo rappresenta un passo ulteriore rispetto alla presa in carico avanzata del paziente con osteoporosi e malattia del metabolismo osseo.