Cassette della posta pubbliche chiuse: ecco perché

Diversi cittadini ci segnalano il nastro adesivo che impedisce di imbucare, e dunque spedire, lettere e cartoline dalle cassette postali pubbliche rosse sparse per la nostra città. Si tratta di una scelta – al momento criticata dai cittadini, anche cremaschi – a carattere nazionale. Pare che tra le conseguenze dei nuovi criteri dell’Autorità garante della comunicazione, Poste Italiane dovrà procedere entro due anni alla riduzione delle buche delle lettere dalle attuali 46.500 a solo 29.000. Saranno perlomeno tutelati i piccoli Comuni: quelli sotto i mille abitanti ne avranno certamente una. È previsto l’aumento delle smart lettere box per modernizzare la rete.

Spedizione possibile in piazza Madeo

La motivazione della manovra che porterà a una drastica riduzione delle buche delle lettere rosse riguarda la loro vetustà e lo scarso utilizzo (si parla del 3% del traffico postale attuale). L’Autorità garante delle comunicazioni in soli 24 mesi ha previsto, dunque, di tagliarle del 38%. Però, una buca sarà garantita presso ogni ufficio postale, stazione ferroviaria, aeroporto, capolinea dei mezzi di servizio pubblico urbano “nonché in ogni altro luogo a elevato transito quotidiano”. Al momento, ma dovrebbe essere così anche in futuro, la cassetta postale di Poste Italiane di piazza Madeo a Crema dovrebbe rimanere in funzione. Almeno sulla base della normativa vigente. Seguiranno aggiornamenti.