Due ore di confronto che hanno permesso ai castelleonesi, chiamati al voto sabato e domenica, di farsi idee più chiare sul progetto per la città dei candidati alla poltrona di sindaco. Questo è stato il faccia a faccia promosso dalla nostra testata ieri sera a Castelleone. In un cortile di palazzo Brunenghi gremito Mario Gazzoli, Fiorenzo Albertini e Federico Marchesi non si sono risparmiati e sono stati capaci di cantarsele con educazione ma con grande fermezza. Un esempio di come la politica possa farcela a declinare il concetto di rispetto.
Dalla viabilità allo sport, dal turismo al commercio, dal welfare alla viabilità, i candidati di Centrodestra per Castelleone, Castelleone Futura e Fare Castelleone hanno evidenziato tutte le differenze dei programmi e del modo di agire. “La nostra città deve avere maggior peso politico sui tavoli che contano – la voce di Gazzoli –. Non dico che non sia stato fatto nulla, ma lo si poteva fare meglio”. “Prendersi cura delle persone ed esserci sempre – il pensiero di Albertini – con l’umiltà di ascoltare e imparare”. “Abbiamo dato tanto e vogliamo ancora poterlo fare – il concetto di base di Marchesi – per Fare di Castelleone il posto migliore in cui vivere”.
Viabilità e mobilità dolce
Tra i temi caldi i passaggi a livello e la mobilità dolce. “Superare la barriera ferroviaria non
è una questione che può risolvere solo il Comune di Castelleone, deve essere dibattuta con Rfi che ha una graduatoria di criticità da risolvere. Noi siamo al 300° posto” la spiegazione di Marchesi. “Certo ma senza attendere ci si poteva attivare con progetti e risorse proprie per risolvere almeno uno dei punti critici della viabilità legati alla presenza dei 4 passaggi a livello” la ricetta di Gazzoli. “Collegare le frazioni e i paesi vicini superando la linea ferroviaria e pensando soprattutto alla mobilità dolce è una necessità per tenere unità una comunità e per garantire riflessi positivi su tanti comparti” la proposta che Albertini ha studiato col suo gruppo.
Sicurezza e decoro
Sicurezza e decoro hanno acceso il dibattito. “In dieci anni abbiamo posizionato varchi e telecamere e potenziato la Polizia Locale, e non ci fermeremo qui”, ha precisato Marchesi. “Non basta, serve più forza alla Polizia Locale e puntare sui varchi” la replica di Gazzoli. “Non va trascurata la questione culturale e l’azione d’inclusione che deve essere operata tra le persone che arrivano da altre parti del mondo. La contrapposizione non farà altro che innescare nuove criticità” il pensiero di Albertini. “Per questo le Forze dell’Ordine intervengono nelle scuole” ha ribattuto Marchesi. “E il Comune deve fare o continuare a fare la sua parte” la chiosa simile con lievi sfumature dei tre.
Approfondimenti su Il Nuovo Torrazzo di sabato 8 giugno