Rimpasto di Giunta. Per Zanibelli (FI), “forti malumori e zero strategia”

Laura Zanibelli definisce “pesante” il rimpasto, evidenziando subito coma a Cinzia Fontana, sia stata tolta la delega al Bilancio, “data come la più solida finora. Cosa avrà mai sbagliato nella gestione di Bilancio? Perché se capace di tenuta solida e a reperire risorse è stata così manifestamente esautorata? Per venire poi sostituita in una delle deleghe centrali di una Giunta da un professionista, stimato tecnicamente in città, ma rappresentanza non certamente politica?”, domanda la forzista. Il tempo trascorso dai
proclami del sindaco all’annuncio per Zanibelli testimonia “quanto malumore interno ci sia stato al riguardo nella Giunta, nel vicesindaco e nel Pd”. All’assessore Gianluca Giossi è stata revocata la delega ai Lavori pubblici, non avendo lui ritenuto di dimettersi. “Già presidente del Consiglio nella passata legislatura e capogruppo nella precedente esce dall’amministrazione con non pochi malumori. Giossi e Fontana, i più votati dai cittadini e i più esautorati dal sindaco”.

Altro che strategie

Un’analisi precisa e forte nei contenuti. La forzista ne ha anche per il nuovo assessore ai Lavori pubblici Giorgio Pagliari. “L’uomo per tutte le stagioni visto che, mantenendo bene il suo ruolo di imprenditore, che nessuno mette in discussione, va bene per candidarsi alle politiche nazionali, come presidente di Finalpia e anche per l’assessorato”. Di recente il CdA di Finalpia ha relazionato in Commissione sul futuro, le difficoltà e le strategie dell’ex colonia marina climatica “ora viene lasciato da Pagliari e anche da uno dei due altri componenti, Primo Podestà. In un colpo solo, quindi, si riparte dal via nella gestione; alla faccia delle linee strategiche che il sindaco dice di voler attuare”.

La città non può aspettare

Zanibelli si chiede quanto ci vorrà perché i nuovi equilibri e nuovi ingressi entrino nei meccanismi di gestione dell’ente comunale. “Intanto i Lavori pubblici senza assessore non possono aspettare e Finalpia non può essere lasciata nel guado. Ma la città soprattutto non può sempre aspettare, date anche importanti decisioni da prendere”. Ad esempio in ambito social, ma anche per il Pgt o il ponte di via cadorna. Soloper fare degli esempi.