Si è concluso giovedì a Sacrofano (Roma) il XVIII Convegno nazionale di Pastorale giovanile sul tema Domine, quo vadis? (Signore, dove vai?). A concluderlo è stato don Riccardo Pincerato, responsabile del Servizio nazionale di Pastorale giovanile, il quale ha ricordato come “l’aspetto più bello è soprattutto il fatto di considerarci adulti che accompagnano, che sanno tornare a essere creature, e quindi ad accompagnare, a ringraziare, a vivere di umiltà e di mitezza”.
Presente una delegazione cremasca
Al convegno era presente anche una delegazione della Pastorale giovanile e degli oratori della diocesi di Crema, guidata dal direttore don Stefano Savoia. “È stato – afferma al ritorno da Roma – un tempo prezioso di confronto e riflessione per capire quali sono i passi fatti e, soprattutto, i passi da compiere. Vivere l’esperienza del convegno è certo una grande occasione per aprire gli occhi e vedere una Chiesa in cammino, appassionata e creativa che vive nelle Chiese particolari e desidera incarnare il mandato del Signore, perché sia annunciata la salvezza e cresca il Regno di Dio. Sono stati giorni che ci hanno offerto l’occasione di capire quali sono le opportunità, le sfide, le istanze e le preoccupazioni che abbiamo davanti a noi, ma anche dentro noi. Molti sono stati i relatori e anche i laboratori che hanno chiesto un coinvolgimento in prima persona, portando la propria esperienza di Chiesa e il cammino personale”.
Essere adulti
Don Stefano si sofferma quindi su alcuni temi attorno ai quali s’è discusso e lavorato.Si parte da L’adultità – Diventare ed essere adulti non è un optional! “I giovani – osserva il direttore della Pastorale giovanile cremasca – chiedono e hanno bisogno di adulti significativi che hanno il coraggio di prendere scelte e di orientare; di adulti che sono tali per fare spazio ai giovani, che creano contesti perché ognuno possa vivere la propria età e tutte le istanze, sogni, desideri e sfide che emergono. Essere adulti che sanno offrire una testimonianza credibile e credente della propria umanità e fede”.
La tecnologia e i modi di comunicare
Nel convegno s’è parlato anche di Intelligenza artificiale e social. “Il mondo della rete e tutti i social – rileva don Stefano – non sono qualcosa di marginale, ma fanno parte della nostra vita in modo preponderante, rischiando di gettare confusione nella nostra esistenza reale e concreta. Non c’è nulla da demonizzare, ma tutto da attenzionare per non perdere di vista le questioni fondamentali. Riflettere su questo tema significa verificare cosa e come stiamo comunicando, come stiamo vivendo la nostra vita e come accompagniamo le persone alla ricerca di un senso per la propria esistenza”.
La comunità
C’è poi il tema della Comunità. La Pastorale giovanile, puntualizza don Stefano, “non è un compito per qualcuno, ma deve diventare sempre più una missione e vocazione dell’intera comunità cristiana”. E si domanda: “Per la Chiesa di Crema e per le nostre comunità, la Pastorale giovanile è ancora una priorità?” E aggiunge: “Passare dall’io al noi è indispensabile per cercare sempre di inserire i nostri cammini in una dinamica comunitaria che trova la sua ricchezza nel dialogo, nella collaborazione e nella condivisione della vita. C’è bisogno di una comunità che si fa attenta a vivere in modo evangelico, una comunità che non giudica, ma include e accoglie; una comunità che si interroga e si lascia scuotere dalle domande di senso senza la pretesa e la presunzione di consegnare risposte e soluzioni”.
Domine, quo vadis?
Signore dove vai e dove cammini nelle nostre città? Verso dove ci stai conducendo? Che cosa ci stai chiedendo?
“Queste domande – conclude don Stefano – hanno innescato molte riflessioni che, nel cammino verso il Giubileo, portiamo a casa, nella nostra Chiesa di Crema, con il desiderio che siano condivise e affrontate per individuare percorsi e scelte comuni. Una cosa abbiamo molto chiara: non dobbiamo perdere la speranza e non dobbiamo farci rubare la gioia di essere annunciatori instancabili di Dio”.
Verso il Giubileo
Si terrà a Roma da lunedì 28 luglio a domenica 3 agosto 2025 il Giubileo dei Giovani: lo ha annunciato don Riccardo Pincerato chiudendo i lavori del Convegno nazionale. “La macchina organizzativa – ha riferito il responsabile del Servizio nazionale di Pastorale giovanile – è già in moto e il Giubileo dei Giovani sarà connotato da tutti gli elementi tipici di ogni Giubileo, quindi vivere il pellegrinaggio, attraversare la Porta santa, fare la Professione di Fede e avvicinarsi al sacramento della Riconciliazione”.
A settembre verrà consegnato un sussidio realizzato dai vari Uffici e Servizi della Cei per aiutare la preparazione di eventi che potranno essere realizzati nelle diocesi. Per quanto riguarda le iscrizioni al Giubileo dei Giovani, queste dovrebbero aprirsi a settembre e passeranno attraverso il Servizio nazionale per la pastorale giovanile. Anche Crema è ovviamente pronta a fare la sua parte.